Uccise i nonni e una zia con il tallio: «È mio nipote, l’ho perdonato»

19/06/2018 di Redazione

Mattia Del Zotto era conosciuto da tutti come il killer del tallio. Il ragazzo di 27 anni, infatti, avvelenò le bottiglie d’acqua che furono letali ai suoi nonni e a una zia. Del Zotto cercò di uccidere anche altri quattro parenti e la badante di uno di loro: il veleno tuttavia, per loro, non fu mortale. Ora, la zia paterna di Mattia, Laura Del Zotto, si è costituita parte civile nel processo che è appena iniziato. «Ma non posso fare a meno di perdonarlo – ha affermato -: è mio nipote. Vero, ci siamo costituiti parte civile, ma è immutato l’amore che proviamo per lui. La nostra scelta è stata necessaria: io sono stata sei mesi in ospedale e il mio recupero non è ancora completo».

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Killer tallio, la reazione dei parenti al processo che lo vede imputato

Non è stata fatta la stessa scelta dagli altri nonni del ragazzo di 27 anni che aveva messo in atto il folle proposito di sterminare la sua famiglia. Nel suo modo di vedere il mondo che lo circondava, infatti, i suoi familiari erano considerati «impuri» e, per questo motivo, andavano puniti. Gli omicidi in serie, per un certo periodo di tempo, avevano tenuto con il fiato sospeso la cittadina di Nova Milanese, in provincia di Monza.

Killer tallio, le prossime tappe del processo

Ora, il giovane è imputato di omicidio volontario plurimo e lesioni personali gravi plurime davanti al gup del Tribunale di Monza Patrizia Gallucci. Tuttavia, è atteso il verdetto di una nuova perizia psichiatrica per determinare lo stato di salute mentale di Mattia Del Zotto: due indagini avevano infatti dato esiti contrastanti. In un primo momento, Del Zotto era stato considerato instabile soltanto parzialmente, con la presenza di un disturbo della personalità che lo rendeva bipolare. Secondo la perizia della difesa, invece, Del Zotto era totalmente incapace di intendere e di volere al momento degli assassinii. I genitori, presenti accanto a lui, gli hanno manifestato la propria vicinanza e la propria solidarietà. La nuova perizia è attesa per il 2 luglio.

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