«Russe, ucraine, argentine, spagnole…»: Libero ti spiega come rimorchiare allo stadio

È certamente un articolo sopra le righe, eccessivo, quello che oggi il quotidiano Libero ha deciso di pubblicare dalla prima pagina per spiegare ai lettori «come rimorchiare allo stadio». Il pezzo, firmato da Filippo Facci, è una riposta alle polemiche degli ultimi giorni per il capitoletto dal titolo «come conquistare una ragazza russa» inserito in un manuale della federazione calcistica argentina e destinato a giocatori, tecnici e giornalisti impegnati al Mondiale 2018 in Russia. Si tratta di un articolo che si pone quello come obiettivo quello di fornire consigli al «tifoso-viaggiatore che – si legge sul giornale diretto da Pietro Senaldi – sa approfittare delle bellezze della fauna e della flora (nel caso di certe ragazze è la stessa cosa) a cominciare proprio dalle argentine, ossia le donne della Federcalcio che ha avuto l’ideona del manuale».

Facci su Libero spiega come rimorchiare allo stadio, qualche passaggio di cattivo gusto

Facci su Libero rievoca anche lo stereotipo del «vitellone italiano medio» che – dice – al Mondiale di calcio potrà incontrare donne «d’ogni nazionalità e, mancante la squadra azzurra, avrà un sacco di tempo da perdere e cercherà almeno di qualificarsi in qualcosa». Si spiega così che le moscovite sono le più «facili» e che con le ucraine si può essere anche un po’ spacconi, che le svedesi sono meno bionde di quanto si pendi che che le brasiliane baciano e basta, che le spagnole sono vere bombe sexy e che le giapponesi ridono tanto. Tutto elencato con ordine, con paragrafi dedicati, nell’ordine, a russe, argentine, spagnole, brasiliane, svedesi, ucraine, arabe, giapponesi.

Sulle russe ad esempio, si legge: «Non esistono donne facili, ma facilissime sì. Le russe (le moscovite in particolare) hanno di strano proprio la loro normalità: manco ti guardano se non gli piacei, non si fanno scrupoli se gli piaci». E poi: «un uomo ben vestito è meglio di uno trasandato, la mascella liscia è meglio di una barba incolta, i capelli lunghi sono da donna o da omosessuale perché la Russia non è una democrazia matura,diciamo così, e poi un ventre piatto è meglio di una panza, insomma, tutto prevedibile e disarmante».

Sulle spagnole: «Le più appetibili sono quelle dell’Andalusia (Malaga, Marbella, Torremolinos) dove per chilometri di costa potete incrociarne che sembra non aspettino altro: hanno la fama di essere “calienti” e di essere, come dire, immediatamente disponibili: la Spagna, nel turismo, ha superato l’Italia anche per questo». Sulle ucraine: «È tutto oro quello che luccica:
la sera ci sono questi club e locali notturni dove le signorine amano mettersi in mostra e dove non disdegnano l’intraprendenza
spaccona all’italiana: buzzurri, siete a casa. Se siete proprio degli incapaci allora andate a Odessa, dove si becca anche di giorno (adorano gli italiani: sono sceme) ma dovrete mettere mano al portafoglio come in tutti gli ex paesi dell’Est». Di cattivo gusto il passaggio sulle arabe: «Non si conquistano, sono fuori classifica: manco le vedi», «Le donne agli eventi sociali non ci sono, ai Mondiali le chiuderanno in un armadio o in un burka, se a cena inviti una coppia magari viene solo lui, e niente alcolici, e niente barzellette zozze. Non esiste, non si può».

(Foto di copertina Zumapress da archivio Ansa. Credit immagine: David Klein / CSM via ZUMA Wire)

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