Il ministro Fontana attacca le famiglie omosessuali

02/06/2018 di Redazione

Lorenzo Fontana è il nuovo ministro della Famiglia e della Disabilità. Assai vicino a Matteo Salvini, di cui è stato uomo chiave al Parlamento europeo, l’esponente della Lega veneta ha posizioni assai conservatrici sui temi di diritti civili. Contrario all’aborto, cattolico tradizionalista,  nella prima intervista concessa al Corriere della Sera Fontana ha voluto solo parzialmente la sua immagine di uomo di destra reazionaria, definizione che può apparire polemica che ci pare corretta, e che probabilmente piacerebbe anche al neo ministro.

Lorenzo Fontana contro famiglie omosessuali e aborti

A proposito di diverse sue dichiarazioni anti gay il leghista dice che «non erano contro i gay, (ma) contro un modello culturale relativista. Un modello della globalizzazione fatto dai poteri finanziari che disegna un mondo dove non esistono le comunità, e quindi la famiglia che è la prima e più importante comunità della nostra società. Ho tanti amici omosessuali, del resto ho vissuto a Bruxelles tanti anni dove ci sono anche nelle istituzioni. E poi la questione non è nel contratto di governo, non me ne occuperò».

Fontana
Il ministro della Famiglia e delle Disabilità Lorenzo Fontana arriva per il tradizionale incontro nei Giardini del Quirinale, Roma, 1 giugno 2018.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Nella fase finale dell’intervista con Alessandra Arachi però Lorenzo Fontana però corregge le risposte evasive e relativamente moderate date sul tema omosessualità. «Perché esistono le famiglie arcobaleno? Ma per la legge non esistono in questo momento», dice in modo un po’ ambiguo e volutamente provocatorio. Le famiglie arcoboleno sono tante, come ha giustamente ricordato Alessandro Arachi del Corriere della Sera durante la sua intervista, e devono essere rispettate, partendo quantomeno dal riconoscimento della loro esistenza. Dire che per la legge non esistono in questo momento in realtà è anche scorretto, visto che le norme sono emanate dal Parlamento ma sono fatte applicare dalla magistratura, che come lo stesso Fontana hanno riconosciuto queste famiglie.

Lorenzo Fontana, le parole di Andrea Catizone di Family Smile

Le reazioni alle parole del neo ministro Lorenzo Fontana non si sono fatte attendere. «Auguro buon lavoro al ministro Fontana, ministro della famiglia – ha affermato Andrea Catizone dell’associazione Family Smile che si occupa di ricerca nei settori del Diritto di Famiglia e Minori -. Ma non posso non ricordargli che la famiglia è prima di tutto una società naturale dove si realizza e sviluppa l’essere umano, quale che sia. È su questo assunto che la normativa internazionale e ormai anche italiana, ha abbattuto le limitazioni legate alle inclinazioni sessuali verso  chi quella società naturale vuole costruire».

L’avvocato Catizone ha poi concluso il suo intervento nel dibattito scatenato dalle provocatorie parole del ministro Fontana: «Il legame affettivo oggi prevale sul pregiudizio culturale che vedeva nella superiorità degli eterosessuali la sola capacità di fare nascere una famiglia, intesa dal codice civile ancora oggi, più come un’istituzione capace di preservare il patrimonio piuttosto che il sentimento tra due persone. Perciò le famiglie arcobaleno esistono non solo nella società, ma anche nelle leggi
che le riconoscono e tutelano ed è contrario alla legislazione vigente non ammetterle».

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