Beppe Grillo invita alla calma e si mostra dubbioso sulla messa in stato d’accusa a Mattarella

Beppe Grillo è intervenuto sul Fatto Quotidiano di oggi martedì 29 maggio per spiegare la sua valutazione sulla crisi politica seguita alla rinuncia dell’incarico di Giuseppe Conte a guidare un governo sostenuto da M5S e Lega, decisa dopo il no di Sergio Mattarella alla nomina di Paolo Savona come ministro dell’Economia.

BEPPE GRILLO COMMENTA LA CRISI COME UN RITORNO ALLA POLITICA

Il garante M5S esprime una linea meno belligerante rispetto a quella impressa da Luigi Di Maio, che ieri su Facebook ha confermato la richiesta in messa di stato d’accusa del presidente Mattarella così come ha chiamato alla mobilitazione i militanti  e sostenitori pentastellati per manifestare contro quanto successo durante la festa della Repubblica del 2 giugno. Grillo rimarca come quanto successo sia definito caos o gravissimo scontro istituzionale, ma secondo lui si tratta di un banale ritorno alla politica, quela vera, dopo decenni in cui il confronto tra partiti si concentrava su aspetti irrilevanti come il conflitto attorno a Berlusconi. «Era così radicata l’idea che parlare di politica significasse solo inseguire nipoti (da Letta a Ruby) e orchestrare dibattiti sul nulla che assistiamo al disorientamento assoluto di fronte alla ripresa del confronto politico, anche duro. L’establishment è riuscito a bloccarci? Ok, fa parte del gioco… ».

 

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BEPPE GRILLO NON ATTACCA DIRETTAMENTE MATTARELLA COME FA DI MAIO

Beppe Grillo si mostra piuttosto freddo sullo scontro con Mattarella, sul quale esprime un dubbio rispetto alle reiterate accuse di attentato alla Costituzione o alto tradimento rivolte da Di Maio, Di Battista e altri parlamentari M5S. «Matterella ha intortato le cose oppure fatto uno sgambetto alla democrazia? Lo vedremo, ma quello che invece è sicuro riguarda il cuore della contesa: c’è chi vuole vivere inginocchiato rispetto alle ragioni della finanza e dei suoi azzardi e chi non lo vuole», dice sul Fatto.

Beppe Grillo
PROFILO FACEBOOK BEPPE GRILLO/ ANSA

Secondo Beppe Grillo nei prossimi mesi ci sarà un ritorno alla politica, ovvero un confronto tra interessi diversi combattuto con mezzi diversi dalla violenza e rimarca come dopo aver combattuto la casta questo fosse l’obiettivo più importante del M5s, ovvero tornare a far interrogare l’Italia sui veri temi che riguardano il futuro del Paese. La chiusura finale è dedicata all’inutile perdita di tempo del governo Cottarelli, ma anche nei confronti del nuovo esecutivo i toni del suo intervento sul Fatto sono ironici e piuttosto distanti da quelli assai più duri di Di Maio.

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