Alessandro Di Battista e Roberto Saviano si offendono sul contratto di governo M5S-Lega

23/05/2018 di Redazione

Alessandro Di Battista e Roberto Saviano si sono offesi reciprocamente su Facebook in merito al contratto di governo M5S-Lega. Sul profilo Facebook dello scrittore è stato pubblicato un video del 2015 nel quale l’allora deputato M5S “distruggeva” la Lega in cinque minuti. Il filmato è servito allo scrittore per rispondere a una critica di Di Battista, che lo aveva definito un intellettuale di sinistra incapace di capire i bisogni delle persone comuni.

Di Battista

Di Battista contro Saviano sulll’alleanza tra M5S e Lega

«Dopo aver visto questo video anch’io credo che Di Battista possa essere annoverato in una gloriosa categoria patria: i paraculo. Quelli che credono che solo a loro sia consentito dire tutto e il contrario di tutto, senza pagarne mai le conseguenze. Quelli che “fate come dico non quello che faccio”: l’attitudine cialtrona più antica del mondo. In questo video del 2015 a cui il M5S ha dato un titolo eloquente (Smontare la Lega in 5 minuti), Di Battista parla di Salvini come del “nemico da distruggere”. Quindi al M5S sono bastati 5 minuti per smontare la Lega e tre anni per cambiare le carte in tavola. Da nemico da distruggere ad alleato di governo», ha scritto Roberto Saviano rinnovando il “paraculo” per augurare buon viaggio all’ex parlamentare dei 5 Stelle. Di Battista ha risposto su Facebook al post dello scrittore, in modo altrettanto duro, accusandolo di avere solo saputo offenderlo.

La risposta di Di Battista al paraculo di Saviano

«Ciao Roberto, non pensavo fossi così permaloso. Ti ho avanzato una critica non ti ho mica insultato (cosa che hai fatto tu). Comunque io non sono permaloso. Ti dico che sarebbe stato bello per noi andare al Governo da soli ma come sai hanno fatto una legge elettorale oscena proprio per impedirlo. Ciononostante noi “populisti” (come ci definisce chi non ne azzecca una) abbiamo preso oltre il 32%. L’abbiamo fatto senza controllare la Rai, senza un giornale di partito, senza rimborsi elettorali e avendo praticamente tutti contro, soprattutto gli intellettuali “falce e cachemire” (quelli alla te per intenderci) colmi di bile e pregiudizi. Sì pregiudizi, perché quando parli del contratto di governo come fosse una spartizione di poltrone ti dimostri piuttosto superficiale. Io te lo posso dire, perché credimi, se avessi voluto una poltrona l’avrei avuta, credo anche molto prestigiosa, ma ho fatto un’altra scelta, tutto qui. In merito al video che hai pubblicato ti spiego una cosa: io non sostengo la Lega, quel che ho detto lo ridirei eccome, credo di aver detto cose vere, tuttavia dato che un governo occorre farlo (altrimenti lo rifanno gli altri, i Berlusconi, i Renzi e i Maroni) ti dico che preferisco scrivere un contratto con la Lega piuttosto che con il PD. Perché? Perché ritengo la Lega un partito molto meno soggetto alle lobbies del PD stesso. E’ un’opinione la mia, contrastala, criticala, ma non la “buttare in caciara”, non ti fa onore. Perdi di credibilità e ti mostri gonfio di rancore. Sto per partire, grazie per l’augurio, racconterò quel che vedo anche sui social, se ti va seguimi. Buona serata», il lungo commento lasciato da Di Battista sulla pagina di Roberto Saviano.

Di Battista
ANSA/ANGELO CARCONI

La controreplica di Saviano che conferma il paraculo a Di Battista

Lo scrittore gli ha risposto con un messaggio altrettanto duro:«Cominciamo da qui: per me gli intellettuali “falce e cachemire” sono quelli che il giorno prima dicono che si deve ascoltare la gente comune nei mercati rionali e il giorno dopo vanno in tribuna vip. C’è chi può permetterselo e chi no. E non è questione solo di denaro, ma di capacità ogni volta di assemblare parole per abusare della credulità popolare, cosa che hai fatto anche in questo lungo post in cui non hai detto niente. Niente di niente a chi ti ha sentito dire “Salvini ha rubato” per poi dargli credibilità condividendo un contratto di governo con lui e con la Lega. C’è sempre uno stratagemma per far digerire ai vostri elettori le vostre contraddizioni: oggi si chiama contratto, perché guai a parlare di alleanza, ma la sostanza è chiaramente la stessa. E poi se affermi ripetutamente che un soggetto politico “ha rubato”, ti sembra corretto siglarci un contratto insieme e soprattutto farlo sulla pelle dei vostri elettori? E non mi dire che li avete consultati, perché 44mila click sulla piattaforma Rousseau non sono rappresentativi di 11 milioni di elettori: a loro in campagna elettorale non lo avevate detto che sarebbe finita così. E quanto al quotidiano la Padania – di cui parli come un pozzo senza fondo – ti ricordo che non ci ha lavorato solo Salvini, ma anche, e come direttore, un vostro parlamentare di punta. Ti (vi) manca la coerenza. E se non te (ve) la chiedono i vostri elettori, te (ve) la chiedo io. Posso farlo, perché come sai (e magari al tempo ti stavo pure simpatico) sono stato il primo, da sinistra, a chiedere le dimissioni di Maria Elena Boschi a dicembre 2015, a denunciare (da sempre) il sistema De Luca e a stigmatizzare la dottrina Minniti. Quanto alla legge elettorale, continui a prendere in giro chi ti legge: il M5S era (non so se nel frattempo avete cambiato idea anche su questo) per un sistema proporzionale puro che, se possibile, avrebbe creato una ingovernabilità anche maggiore. E già che ci siamo, con i problemi della Lega, con i soldi sequestrati, come la mettiamo: il contratto sana?Come puoi vedere anche tu, non ti ho offeso, ti ho descritto».

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