Valentina Pitzalis, sfregiata dall’ex, non c’entra con la morte del suo aguzzino

21/05/2018 di Redazione

Valentina Pitzalis è stata sfigurata dall’ex marito il 18 aprile 2011. Cosparsa di benzina e poi data in pasto alle fiamme. Quel tremendo giorno Valentina rischio di morire. Dentro l’appartamento in cui si trovava e che poi prese fuoco c’era il suo aguzzino, Manuel Piredda, che perse poi la vita nell’incendio. Per anni Valentina è stata, ingiustamente, accusata di esser coinvolta in qualche modo nella morte dell’uomo. Ora arriva finalmente la verità: lei, vittima, non c’entra nulla con la morte di Piredda.

A chiudere definitivamente questa storia è la perizia fatta sul cadavere dell’uomo, dopo che la mamma di lui aveva chiesto e ottenuto la riapertura dell’indagine con nuovi esami sulla salma.  Pitzalis era accusata di incendio doloso e omicidio. Dalla tac e l’autopsia (con prelievo di frammenti di tessuti) avvenuta sul cadavere non è risultata alcuna “lesione traumatica evidente in modo macroscopico”. Valentina ha scritto un post sulla propria pagina Facebook il 19 maggio: “Finalmente oggi sono stati fugati tutti i dubbi e le illazioni di questi anni. È stata, però, come molti di voi immagineranno, una giornata difficile e dolorosa. Non gioisco neanche per quanto mi è stato appena comunicato dal mio avvocato, Adriana Onorato, perché la tragedia che ho vissuto resterà per sempre visibile nella mia disabilita e nella morte dell’uomo che diceva di amarmi. Pertanto condivido con voi questo momento, sperando che arrivi presto la parola fine. Vi abbraccio”.

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