Piccoli passi avanti in vista della pace, la Corea del Nord unificherà il fuso orario con il Sud

30/04/2018 di Redazione

L’atto sa molto più di simbolico che di reali passi avanti concreti per una pace duratura, ma il fatto che la Corea del Nord abbia deciso di spostare le lancette dell’orologio mezz’ora più in là per omologarsi all’orario di Seul conferma che gli storici abbracci a cui abbiamo assistito al summit di venerdì 27 aprile sono reali e sinceri.

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Quando ero seduto nella sala d’attesa, ho visto due orologi sul muro, uno del tempo di Seoul e l’altro del tempo di Pyongyang, e mi sono sentito in colpa – avrebbe detto Kim Jong-un al presidente Moon Jae-in – perché per prima cosa non sistemiamo i nostri orologi?

La Corea del Nord dal 2015 vive con questo orario “sbagliato”, quando ha deciso di adottare il fuso che aveva prima dell’invasione del Giappone imperialista nel 1910.

La decisione, altamente simbolica e d’impatto, era stata adottata anche dal Sud dal 1954 al 1961. Il fatto di avere un solo orario per tutto il Paese è anche segno di unità, come ben sa la Cina.

Prima dell’arrivo di Mao al potere, infatti, il Paese era diviso in cinque fasce orarie, oggi solo una.

L’unificazione dovrebbe arrivare entro il 5 maggio, da lì in poi si passerà agli aspetti più concreti. Dopo la dichiarazione congiunta di volere terminare uno stato di guerra tra le due nazioni che va avanti dal 1953, Pyongyang e Seul dovranno trovare un’intesa sul processo di denuclearizzazione del Nord.

(Foto credits: Ansa)

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