Facebook, il pallino verde della disponibilità in chat è anche accanto alla tua immagine profilo

Se oggi la vostra bacheca di Facebook è piena di pallini verdi non è certo perché, all’improvviso, qualcosa non funziona sul vostro schermo. Si tratta, infatti, di una novità proposta dal social network per mostrare immediatamente quale tra i vostri contatti sia disponibile in chat per messaggiare privatamente.

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PALLINO VERDE FACEBOOK, COSA SUCCEDE

Dal 3 aprile, infatti, sui feed di Facebook – sia nella versione per desktop, sia nella versione mobile della app – è possibile verificare agevolmente chi tra i nostri amici vuole essere contattato su Messanger: il bollino verde (già presente nell’elenco della chat) ora compare proprio accanto all’immagine del profilo.

La condizione, ovviamente, è quella che il contatto in questione abbia un profilo pubblico e abbia sbloccato i dati relativi alla propria privacy. Non sarà più necessario, quindi, aprire la chat di Messanger (sia da desktop, sia da mobile) per capire quale dei nostri contatti sia immediatamente raggiungibile. Facebook ha reso immediatamente visibile la cosa, dando molta rilevanza a questo aspetto. Non è un caso, insomma, che il pallino verde appaia proprio accanto all’immagine del profilo che, solitamente, è il primo tratto caratteristico che salta agli occhi degli utenti.

PALLINO VERDE FACEBOOK, I COMMENTI DEGLI UTENTI

Al momento, invece, la funzione non sembra essere attiva per le pagine e per le community alle quali sarà possibile inviare un messaggio privato secondo le modalità tradizionali. Non si hanno ulteriori informazioni circa il possibile upgrade della funzione (sempre accanto all’immagine del profilo) per questi particolari utenti di Facebook.

Chissà come la prenderanno gli utenti. All’epoca dell’introduzione del pallino verde nella chat di Messanger ci furono già molte polemiche. Adesso che la funzione è ancora più esplicita e immediatamente visibile, ci si aspetta altri commenti negativi. In tempi di Cambridge Analytica e di violazione dei dati personali da parte di compagnie che utilizzavano il social network per profilare gli elettori non sembra essere proprio un’ottima scelta.

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