Papà fa causa ai Boy Scout americani perché hanno allontanato il figlio con Sindrome di Down

21/03/2018 di Redazione

Sta facendo discutere il caso di un padre, dello Utah, che sta trascinando in tribunale i Boy Scouts of America rei di aver impedito a suo figlio, nato con la Sindrome di Down, di raggiungere il livello Eagle.

Qui il servizio andato in onda su Channel 9:

Logan Blythe ha 15 anni e fa parte degli Scout da anni. Doveva partecipare all’Eagle Project, utile a raggiungere uno degli ultimi livelli, ma qualcosa è andato storto. Lo scorso novembre – secondo quanto racconta Channel 9 – i Blythe hanno ricevuto una mail secondo cui non sarebbe stato possibile far partecipare il giovane al corso Eagle.

LEGGI ANCHE > TRAVAGLIO IN TV: «MONGOLOIDI». LE FAMIGLIE DELLE PERSONE CON SINDROME DI DOWN CHIEDONO LE SCUSE

Secondo le norme scout negli Usa le persone con disabilità fisica e psicologica possono diventare aquila solo tramite approvazione specifica da parte della associazione. “Questa è una vera e propria discriminazione“, ha dichiarato Chad, padre di Logan, in un video diffuso su Youtube. L’uomo ha fatto causa ai Boy Scouts questo 13 marzo. “Speriamo che questa vicenda susciti l’attenzione dell’opinione pubblica in modo tale che altre persone non provino lo stesso disappunto che ha vissuto Logan e la sua famiglia”, ha affermato Edward McBride, legale dei Blythe. “Mio figlio deve esser libero di poter fare il possibile per ottenere il meglio dalle sue capacità“, ha aggiunto il padre del ragazzo. Finora i Boy Scout statunitensi non hanno commentato la vicenda.

 

(In copertina Logan, in una foto diffusa da Channel 9)

Share this article