La procura risponde a Chi l’ha visto sui dubbi per Cisterna di Latina

16/03/2018 di Redazione

«Mi corre l’obbligo fare precisazioni su contenuti della trasmissione televisiva ‘Chi l’ha visto?’. Si è parlato dell’esistenza di apparecchiature, per rilevare presenza di persone in luoghi in dotazione dell’Arma dei carabinieri e non utilizzate. Apparecchiature che ove utilizzate avrebbero rilevato la presenza in vita della figlia maggiore di Capasso. Ciò non corrisponde a verità. Un apparecchio del genere, che io sappia, non è in dotazione all’Arma e bisogna riaffermare che le due povere bambine erano già morte quando le forze dell’ordine si sono presentate in loco». Il capo della procura di Latina Andrea De Gasperis replica così al programma “Chi l’ha visto“.

LEGGI ANCHE > PAMELA, INNOCENT ACCUSA DESMOND: «L’HO LASCIATA VIVA E L’HO TROVATA MORTA NEL TROLLEY»

PROCURATORE DI LATINA: «BIMBE GIA’ MORTE ALL’ARRIVO DELLE FORZE DELL’ORDINE»

Il programma, condotto da Federica Sciarelli, si è chiesto nell’ultima puntata se una delle due bambine, all’arrivo delle forze dell’ordine, fosse viva o meno. Anche perché secondo quanto sostenuto dalla redazione il reparto dei Gis dovrebbe aver avuto la strumentazione necessaria per poterlo verificare. Nel corso di una conferenza stampa indetta oggi sulle modalità di intervento in casa dell’appuntato Luigi Capasso, la procura smentisce i dubbi sollevati. «I carabinieri – ha aggiunto De Gasperis – hanno operato con la massima professionalità. L’intervento è stato tempestivo e professionale e tutto quello che si doveva fare è stato fatto».

Share this article