Foggia, vicepreside sgrida alunno. Il genitore lo picchia e lo manda in ospedale

12/02/2018 di Redazione

Ha riportato 30 giorni di prognosi il vicepreside della scuola secondaria di primo grado ‘L.Murialdo’ di Foggia colpito sabato scorso alla testa e all’addome da pugni dal genitore di un alunno che il giorno prima era stato rimproverato.

Il professore Pasquale Diana ha ricevuto diversi colpi al volto e all’addome. Una aggressione a cui non ha reagito, perché davanti ad altri alunni, rimasti impressionati dalla scena. Sabato scorso il genitore è arrivato a scuole in orario di ingresso e senza farsi vedere dalla vigilanza dei collaboratori scolastici ha aggirato i controlli all’ingresso aggredendo il vicepreside. “Non è stato richiesto alcun colloquio, né c’è stata possibilità di dialogo con il genitore, il quale, – viene spiegato in una nota della comunità dell’istituto scolastico – senza chiedere spiegazioni di sorta, come riportato nelle numerose testimonianze depositate in Questura, si è avventato sul professore“. “A nulla è valso – spiega la nota – l’intervento dei collaboratori scolastici e dei docenti presenti, che, data la rapidità con cui si è mosso il genitore, non sono riusciti ad evitare l’aggressione“.

Il giorno prima il vicepreside aveva rimproverato il figlio dell’uomo perché spingeva e rischiava di far cadere le compagne in fila davanti a lui. L’alunno – viene spiegato nella nota firmata dalla comunità dell’istituto scolastico e raccontata da Ansa – è stato preso per il braccio e allontanato dalla fila. Da qui la rabbia dell’uomo.

“Quelli di Foggia sono fatti gravi. La violenza fisica o verbale non è mai tollerabile. E lo è ancor meno quando si verifica all’interno di una scuola”, afferma in una nota la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.

(Foto da archivio Ansa)

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