Nicola Cecchi, i tweet contro Di Maio del candidato M5S contro Matteo Renzi

30/01/2018 di Redazione

Nicola Cecchi è il candidato del M5S nel collegio uninominale senatoriale di Firenze, la circoscrizione dove correrà Matteo Renzi. Il segretario PD è il grande favorito per la vittoria nel collegio, ma Luigi Di Maio, in quanto capo politico, ha scelto di candidargli contro una personalità politica piuttosto vicina allo stesso Renzi. Nicola Cecchi è il figlio di Felice Cecchi, un esponente della sinistra democristiana, come il padre di Matteo Renzi Tiziano, piuttosto noto a Firenze.

Nicola Cecchi, i tweet contro Di Maio del candidato M5S contro Matteo Renzi a Firenze

Felice e Nicola Cecchi erano iscritti insieme al PD fino a poco tempo fa, e il candidato M5S è stato attivo nella campagna elettorale per il Sì al referendum. Tutte caratteristiche che renderebbero potenzialmente competitiva la candidatura di Cecchi, che potrebbe recuperare voti tra i delusi del PD, anche se rischia di scontentare l’elettorato storico dei 5 Stelle. Il M5S aveva proposto una linea politica di totale rinnovamento della classe dirigente che Luigi Di Maio ha sostanzialmente archiviato per provare a portare il movimento sopra il 25% delle scorse politiche. Nicola Cecchi è stato un iscritto al PD così convinto e militante da aver più volte polemizzato contro Luigi Di Maio.

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Solo poche settimane fa, il 18 dicembre del 2017, il candidato del M5S aveva retwittato un tweet di Vittorio Feltri che irrideva Di Maio per non aver mai lavorato:«Di Maio prima di entrare in politica nei 5 Stelle non aveva mai lavorato. Ecco perché adesso ci insegna come trovare occupazione». Un retweet che appare surreale se si considera che poco più di un mese dopo Nicola Cecchi è stato candidato col M5S in una sfida politicamente così rilevante come quella a Matteo Renzi. Il candidato dei 5 Stelle  si è accorto di come i suoi tweet, anche del recente passato, fossero problematici, tanto da cancellare il suo profilo Twitter. Su Facebook ha invece spiegato in un lungo post il suo attovismo per il Sì al referendum costituzionale. «Se li conosci, li eviti… Una spiegazione necessaria per chi in queste ore si interroga sulla mia candidatura con il MoVimento 5 Stelle dopo il mio passato di vicinanza al PD: sono stato iscritto al Partito Democratico e dopo aver visto ciò che è diventato con Matteo Renzi ne sono uscito deluso e amareggiato, come molti altri iscritti ed elettori di centrosinistra. Se conosci il PD di Renzi, l’unica cosa che puoi fare è evitarlo, chiuderti la porta alle spalle e andare via.  E’ dura ammettere “mi sono sbagliato” e riconoscere di aver messo il proprio impegno e la propria passione al servizio della causa sbagliata, ma è quello che ho dovuto fare io. Il passo successivo, e naturale, è stato mettermi al servizio del Paese con una forza coerente e trasparente come il MoVimento 5 Stelle. Anche a chi mi ricorda la mia campagna (qualche post) per il SI’ al referendum costituzionale rispondo senza imbarazzo: l’ho sostenuta nella convinzione che in quel momento fosse la migliore delle scelte possibili, convinto che la nostra Costituzione doveva e poteva essere migliorata. Ma col senno di poi, dopo la delusione per un Presidente del Consiglio che dice di dimettersi in caso di sconfitta e poi non lo fa, posso dire che oggi non rifarei quella scelta. Quindi sono felice di essere oggi con il MoVimento 5 Stelle, che mi ha accolto per il lavoro fatto per la mia Toscana in qualità di vice presidente della Assemblea dei Toscani nel Mondo e sarà un piacere continuare a promuovere l’immagine di questa terra meravigliosa, che politicamente non è solo la regione di Verdini, Renzi, Boschi, etc. ».

Foto copertina: profilo Facebook di Gisella Ruccia

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