Tiberio Timperi accusò l’ex moglie di «sottrazione di minore»: condannato per diffamazione

29/01/2018 di Redazione

Tiberio Timperi condannato per diffamazione. Il tribunale monocratico di Roma ha dato ragione alla ex moglie del giornalista e noto conduttore televisivo. Orsola Adele Gazzaniga lo aveva accusato di aver utilizzato delle espressioni ingiuriose a proposito della presunta influenza che la donna aveva avuto nel rapporto padre-figlio. I fatti risalgono al 2010, all’indomani della separazione tra Timperi e la Gazzaniga. Ora il conduttore Rai pagherà 1500 euro di ammenda, da liquidare in separata sede.

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TIBERIO TIMPERI CONDANNATO, LE CAUSE

Tiberio Timperi aveva denunciato più volte pubblicamente la sua condizione di «padre separato che faticava a vedere il figlio», una sorta di «padre negato», i cui sfoghi sono apparsi sulle pagine di diversi rotocalchi.

In modo particolare, Timperi aveva raccontato che la moglie avrebbe ostacolato gli incontri con il figlio arrivando ad accusarla di «sottrazione di minore» e di «manipolazione» del bambino. Nel capo di imputazione viene citata anche una lettera pubblicata sul settimanale Panorama il 10 settembre del 2010, in cui Timperi si è paragonato «a molti padri, vittime di soprusi silenziosi» perché «la madre può facilmente ostacolare il rapporto padre-figlio, anche se c’è un provvedimento favorevole al papà».

TIBERIO TIMPERI CONDANNATO, LA REAZIONE

Per il momento, non c’è alcuna dichiarazione di Timperi a commento della vicenda. Parla, invece, l’avvocato della ex moglie, Attilio Soriano: «È stata, finalmente ed in maniera autorevole – ha affermato Soriano – affermata la dolosa falsità delle dichiarazioni con le quali il Timperi ha per troppo tempo sostenuto che la signora Gazzaniga avrebbe ostacolato il rapporto di frequentazione con il figlio». La vicenda ha trovato la sua conclusione dopo un lungo iter legale.

 

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