In Francia è rissa per la Nutella scontata: quanto è lontano il boicottaggio di Ségolène | VIDEO

Altro che «presa della Bastiglia». Qui si parla di «presa della Nutella» (e anche un po’ di presa per i fondelli). In diversi supermercati della Francia – da nord a sud, da est a ovest – della catena Ipermarché, il barattolo da 950 grammi della gustosissima crema al cioccolato e nocciole era stato messo in offerta a 1,40 euro. Tanto è bastato ai consumatori francesi per entrare nei negozi e svaligiarli letteralmente, tra spintoni, urla, colpi proibiti e colpi bassi.

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NUTELLA, L’ASSALTO NEI SUPERMERCATI FRANCESI: I VIDEO

NUTELLA, UNA PROVOCAZIONE A MACRON?

Già, perché qualcuno ha letto l’iniziativa della catena di ipermercati francesi come una sorta di provocazione nei confronti del presidente Emmanuel Macron. Quest’ultimo, infatti, pochi minuti prima della promozione che ha fatto uscire di testa i francesi, aveva annunciato un provvedimento di legge (che entrerà in vigore il prossimo 31 gennaio) per cancellare definitivamente gli sconti selvaggi. Il tutto in un pacchetto di misure che puntano a riequilibrare il commercio nel settore agricolo e alimentare e che vogliono favorire l’educazione alimentare.

Ma qui, nelle scene che stanno circolando sui social network, di educazione alimentare ce n’è ben poca. Donne, uomini, anziani, ragazzini, tutti si sono accapigliati per assicurarsi un barattolo di Nutella. Addirittura, in alcuni casi, è stata costretta a intervenire anche la polizia, per sedare le risse e per riportare la situazione alla normalità. Una febbre della Nutella che ha contagiato tutti (e che andrà avanti fino al 27 gennaio) e che ha fatto gongolare i piani alti della Ferrero.

Che, tuttavia, hanno dovuto twittare la loro presa di distanza dall’operazione commerciale: «La promozione – si legge nel tweet – è stata decisa in maniera unilaterale da Intermarché. Ci rammarichiamo per le conseguenze di questa operazione che creano confusione tra i consumatori».

NUTELLA, IL PRECEDENTE BOICOTTAGGIO DI SÉGOLÈNE

Ma sotto sotto c’è soddisfazione anche per quanto capitò due anni fa con l’allora ministro per l’Ecologia Ségolène Royal che aveva invitato i francesi al boicottaggio della Nutella perché conteneva olio di palma. All’epoca dei fatti si sfiorò la crisi diplomatica, tanto che Ségolène fu costretta a fare marcia indietro sulle sue dichiarazioni. Stando alla reazione dei consumatori francesi che hanno preso d’assalto gli scaffali con la Nutella, le sue parole non hanno avuto un grandissimo effetto. Un po’ una metafora del consenso che negli ultimi tempi i socialisti stanno avendo in Francia.

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