Da «W la Fisica» a «Mamme nel mondo»: i simboli più strani delle Politiche 2018 | GALLERY

20/01/2018 di Redazione

La presentazione dei simboli per le elezioni politiche non è attesa solo per conoscere i loghi dei principali partiti, che sono quasi tutti già noti. Me è l’occasione per scoprire nomi e figure bizzarre di movimenti sconosciuti. Il voto del 2018 in questo senso sembra non aver deluso le aspettative, perché anche stavolta al Viminale sono comparse diciture e figure improbabili.

Dal «Partito delle buone maniere» a «W la Fisica»: i simboli elettorali più strani

Insieme al vecchio amato scudo crociato della Democrazia Cristiana è spuntato il movimento «W la Fisica», con un simbolo in bianco e nero, il cui promotore, tale Mattia Butti, vorrebbe presentarsi all’estero. C’è poi il movimento «Mamme nel mondo», «Mmm», pensato evidentemente per catturare consensi dell’elettorato femminile. Ci sono le diciture improbabili come «Mov. Tecn. Naz. Pop. Pace». E quelle storiche, come «Sacro Romano Impero Liberale Cattolico», simbolo presentato da una monarchica che sembra però intenzionata a non raccogliere firme. «A tutto campo nel tempo e nello spazio», è lo slogan. Non mancano i simboli no vax. «SiAmo», è il nome che si legge in uno dei contrassegni presentati. Altri loghi sono destinati a specifiche categorie di contribuenti o lavoratori. Ci sono il «Popolo Partite Iva» e l’«Unione imprenditori e lavoratori socialisti». I movimenti di protesta non restano a guardare. Tra i simboli anche quello del «Movimento dei Forconi» e del «Recupero Maltolto Articolo 18». Non è chiaro cosa intendano i promotori di «10 volte meglio». Ma già note sono invece le idee del «No gender nelle scuole. Il popolo della famiglia». Facile intuire gli interessi del «Grande Nord» come pure quelli di chi ha presentato il contrassegno «Free Flights to Italy», voli gratis verso l’Italia. E anche quelli del «Partito delle buone maniere»: nel contrassegno c’è scritto «Dispositivi anti molestie» ed è indicato anche un indirizzo di posta elettronica. Chi ama l’inno nazionale, infine, apprezzerà «L’Italia di Mameli».

 

 

(Foto da archivio Ansa)

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