Cosa succede se si fuma troppa marijuana

Lo stereotipo dei fumatori di erba dipinti come apatici perdigiorno trova una nuova conferma: secondo uno studio infatti le persone che fumano marijuana regolarmente per lunghi periodi tendono a produrre meno sostanze chimiche cerebrali che sono strettamente collegate alla motivazione. I ricercatori del Regno Unito hanno analizzato il cervello di 19 consumatori abituali di marijuana e quello di 19 non consumatori dello stesso sesso ed età usando la PET (tomografia ad esmissione di positroni) per misurare la distribuzione dei prodotti chimici nel cervello. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Biological Psichiatry” e ripreso dall’Huffington Post.

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LA SCOPERTA – E’ stato scoperto che i fumatori abituali tendono a produrre meno dopamina, la sostanza che ci fa “stare bene” e che svolge un ruolo importante per quanto riguarda la motivazione e la voglia di fare. I ricercatori hanno detto che le persone che hanno partecipato all’esperimento che hanno iniziato a fumare tra i 12 e i 18 anni hanno manifestato sintomi di psicosi mentre erano “fatti”. Ad esempio avere sensazioni o pensieri strani, come essere minacciati da uan forza sconosciuta. Siccome l’aumento della quantità della dopamina di solito è collegati alla psicosi, gli scienziati si aspettavano di trovarne alti livelli nei consumatori abituali di cannabis, invece i risultati dimostrano il contrario.

GLI STUDI PRECEDENTI – Da alcuni studi precedenti a questo è emerso che l’uso cronico di marijuana potrebbe innescare infiammazioni nel cervello che potrebbero incidere nella coordinazione e nell’apprendimento, oltretutto i fumatori abituali sarebbero maggiormente esposti a disturbi come la schizofrenia. Tuttavia, visti i nuovi risultato sembra che siano necessarie nuove ricerche per stabilire se ci siano potenziali legami tra l’uso di marijuana e le malattie mentali

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