Lo studio di Apple: può un dispositivo mobile rilevare segnali di depressione?

L'evoluzione tecnologica e l'Intelligenza Artificiale sono al centro di una valutazione approfondita fatta da Cupertino (in collaborazione con altre aziende). L'obiettivo, ma per ora è solo un'ipotesi, è quello di individuare segni precoci di declino cognitivo e problemi a livello psicologico

22/09/2021 di Enzo Boldi

Neanche il tempo di lanciare il nuovo iPhone – e spiegare al meglio tutte le nuove funzionalità inserite all’interno dell’aggiornamento di iOS – che in quel di Cupertino si continua a procedere spediti pensando a piani futuri e futuribili. Una delle prossime novità in casa Apple – siamo ancora nella fase di ricerca e studio, in collaborazione con altre aziende e una famosa Università statunitense – potrebbe essere la rilevazione della depressione attraverso l’intelligenza artificiale. Il tutto, ovviamente, passando da un dispositivo mobile.

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Come detto, il tutto è in fase embrionale. A dare l’anticipazione su quel che bolle nel pentolone di Cupertino è stato il The Wall Street Journal che fa riferimento ad alcuni documenti interni all’azienda in cui si parla degli studi per arrivare – nel giro di qualche mese, o forse qualche anno – all’ottimizzazione di un sistema (che si basa sull’intelligenza artificiale e i parametri biometrici) che permetterebbe ad Apple rilevazione depressione negli utenti. Un concetto che può sembrare quasi impossibile, ma ricordiamo come nel recente passato l’azienda sia stata in grado anche di testare (ma non l’ha inserita nelle novità dell’ultimo iPhone presentato la scorsa settimana) un sistema per il controllo glicemico attraverso Apple Watch.

Apple rilevazione depressione, la ricerca sull’Intelligenza Artificiale

Come potrebbe funzionare questa novità futura? Tutto si basa sulle nuove tecnologie. Secondo quanto riportato dal quotidiano americano, lo studio è ancora in corso e vede coinvolte anche la Biogen (società multinazionale di biotecnologie) e l’Università della California (UCLA). Nelle prime fasi della sperimentazione si è puntato tutto sulla raccolta dati proveniente dall’incrocio dei risultati di alcuni sensori installati sui dispositivi: oltre ai canonici “battito cardiaco” e “movimento“, la rilevazione dovrebbe avvenire utilizzando anche gli “schemi del sonno” e il comportamento di digitazione.

Di quali “dati” si parla

Secondo gli esperti che stanno valutando questa ipotesi che potrebbe consentire a Apple rilevazione depressione (ma anche declino cognitivo), potrebbero essere utilizzati anche altri strumenti: dalla fotocamera ai sensori audio degli iPhone. Questi due strumenti potrebbero consentire di individuare “segnali fisici” che potrebbero (il condizionale rimane d’obbligo) essere prodromi di una depressione o di un declino cognitivo. Poi, secondo le fonti interne citate dal The Wall Street Journal, si dovrebbe procedere con un sistema di segnalazione direttamente all’utente.

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