La Cina è quel posto in cui, per esistere, la più grande app di incontri gay deve diventare una farmacia

Il cambiamento si è reso necessario per continuare a esistere anche come app di incontri in un paese in cui la politica si fa sempre meno tollerante per le persone LGBTQI+

30/08/2021 di Ilaria Roncone

Cosa hanno a che fare salute pubblica e politica degli algoritmi in Cina? Tutto, quando si tratta della più grande chat per incontri LGBTQI+ del paese. Le testimonianze su quanto la situazione sia difficile in Cina continuano ad arrivare da parte degli studenti – solo negli ultimi giorni l’Università di Shangai ha chiesto di schedare gli studenti della comunità – e anche la più grande app gay Cina ha dovuto adeguarsi a questa situazione che va a intaccare, ovviamente, anche il mondo tecnologico.

Già all’inizio di luglio Tencent aveva cancellato oltre una dozzina di gruppo universitari LGBTQI+ da WeChat, allarmando la comunità e le persone che fanno attivismo queer nel paese e annunciando l’arrivo di periodi difficili. Sono in molte le aziende tecnologiche – comprese quelle estere – che per rimanere sul mercato cinese hanno dovuto agire sulla propria offerta di piattaforme dedicate all’incontro di persone LGBTQI+.

LEGGI ANCHE >>> Gli sviluppatori di app LGBTQ+ che decidono di non renderle disponibili in certi paesi

La più grande app gay della Cina, ha dovuto concentrarsi sulla prevenzione dell’HIV

BlueCity è la più grande società cinese che ha costruito il suo impero basandolo sulle chat di incontri online. L’app di punta si chiama Blued ed è un servizio di incontri in livestreaming per la localizzazione di uomini gay e bisessuali che conta più di 60 milioni di utenti registrati in tutto il mondo. I numeri sono veramente grandi se si pensa che l’anno scorso ha superato Grindr in Vietnam, India, Filippine e Corea del Sud oltre che in Cina.

BlueCity si è quotata nel 2020 e, in seguito, si è espansa acquisendo una delle più grandi app di incontri per lesbiche in Cina (Lesdo) e un social per uomini gay e bisessuali (Finka). Per aggirare quello che sta succedendo in Cina BlueCity ha dovuto agire per posizionarsi come piattaforma non solo di intrattenimento ma anche come società di salute sessuale. Il risultato è che ci si è concentrati sulla prevenzione dell’HIV e della sua cura.

Enfatizzare il lato salute per evitare problemi con la politica in Cina

Rest of World ha intervistato via e-mail Baoli Ma, fondatore e CEO di BlueCity. «Con una lunga storia di servizio alla comunità LGBTQ, abbiamo una comprensione senza pari delle loro esigenze e preoccupazioni – ha affermo – e piuttosto di spostare il nostro focus, sono felice di dire che con più risorse e con il progresso tecnologico siamo in grado di offrire più servizi».

Ecco che allora, per muoversi in un paese dove la politica nei confronti delle persone LGBTQI+ sta diventando sempre meno tollerante, Blued ha ampliato il raggio. «Blued può ancora gestire un business in Cina perché si posiziona principalmente come una piattaforma di promozione della salute piuttosto che una piattaforma gay», ha spiegato un docente di comunicazione dell’Università di Hong Kong. Il risultato è che «Blued ha diluito gli elementi sessuali della sua attività per promuoversi come una piattaforma di promozione della salute».

In un paese in cui utilizzare termini come “gay” o “LGBTQI” può comportare l’accusa di essere un’organizzazione attivista gay e i conseguenti problemi, BlueCity ha scelto di continuare ad operare scendendo a compromessi e investendo – appunto – nell’ambito salute (che comunque rimane un servizio fatto alle persone LGBTQI+ e di utilizzare parole come “diversità” e “comunità” perché «deve sopravvivere». Ecco che allora He Health – che prima funzionava come farmacia e poi ha iniziato a offrire servizi di consulenza online con medici – ha cominciato a esistere come portale su Blued.

Share this article