Lo strano caso della Lega che addita i direttori della Rai che non la pensano come il partito di Salvini

L'attacco social del partito di Matteo Salvini contro il giornalista e direttore dei Giornali Radio della Rai

07/11/2022 di Enzo Boldi

Hanno avallato (ed è legittimo) la nomina di un nuovo Ministro – quello della Cultura – che fino al giorno prima dirigeva il TG2. Non avevano alzato ciglio quando lo stesso Gennaro Sangiuliano – quando era ancora direttore della testata del secondo canale della Rai – partecipò alla convention milanese di Fratelli d’Italia. Ma la Lega, come la storia insegna, fa sempre figli e figliastri e oggi il partito di Matteo Salvini attacca sui social Andrea Vianello. La sua colpa? Avere la libertà di esprimere dissenso di fronte alle scelte del governo sui migranti. Ed è per questo “motivo” che il direttore dei Giornali di Radio Rai è stato scelto dal Carroccio come vittima sacrificare sull’altare della “gogna mediatica”.

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Tutto è partito da un pensiero, corredato da foto, espresso sui social network da Andrea Vianello in merito a quanto accaduto – nelle scorse ore – alle persone a bordo della nave Humanity 1 della ong tedesca SOS Humanity. Quello sbarco selettivo e il rinvio fuori dalle acque italiane di 35 esseri umani – definiti, come da nota ufficiale del Viminale, «carico residuale» – che non sono stati ritenuti in condizioni di salute grave. Rispetto agli altri.

E Vianello ha voluto ricordare come un tempo, su quelle navi, ci fossimo noi italiani. Quando, a causa di guerre, crisi e congiunture economiche, molti nostri connazionali decisero di viaggiare – molti da clandestini – a bordo di navi. Affrontando l’oceano per cercare una nuova vita negli Stati Uniti. O anche tutti coloro i quali lasciano – ancora oggi – quell’Italia che non aiuta i giovani a emergere. E questi italiani, quelli di oggi, hanno la fortuna di non aver bisogno di un barcone. Non finiscono per essere torturati in campi di prigionia come quelli libici. Hanno la libertà di andare via ed essere accolti.

Andrea Vianello nella gogna mediatica della Lega su Twitter

Questa è la spiegazione dietro la foto pubblicata da Andrea Vianello. Questo quel messaggio racchiuso in uno scatto e in quell’appello: «Quando nelle navi c’eravamo noi». E la Lega ha deciso di utilizzare quel tweet per fare la classica lista della spesa condita con il sale del populismo e l’olio della lista dei “nemici”.

«Questo signore, così obiettivo e super partes, è il Direttore di Radio Uno Rai e dei Giornali Radio Rai, pagato centinaia di migliaia di euro da tutti i cittadini italiani. Stop Canone Rai». Questo il contenuto del tweet senza senso. Questo il contenuto dei profili social di un partito che non ha battuto ciglio quando il direttore del TG2 andava a prendersi gli applausi alla convention di Fratelli d’Italia. Facendo politica. Mentre Vianello ha solo chiesto a tutti di prender parte alle responsabilità della società civile..

(Foto/IPP/Gioia Botteghi)

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