Perché un’azienda oggi dovrebbe affidarsi a un creator che su Instagram racconta la sua quotidianità?

Sui social network, l'influencer è colui che è in grado di condizionare i gusti o i pensieri dei propri followers dopo aver faticosamente guadagnato la loro fiducia e reso attendibile la propria credibilità. Vale lo stesso per i content creator della categoria "Home & Lifestyle"? Vale lo stesso per coloro che, editando rapidamente dei video inerenti la propria casa, raggiungono milioni di views?

29/04/2023 di Giorgia Giangrande

Chi è un profilo appartenente alla categoria Lifestyle? È un profilo che presenta la propria quotidianità, senza troppi artifici o costruzioni. In sintesi: ti presento quel che mangio e come lo preparo; ti mostro il mio armadio e come lo organizzo; scatto una foto al mio bambino e indico dove ho comprato i suoi vestiti. Di tutto un po’, è vero; dunque, un racconto social diverso da quello di un profilo appartenente alla categoria food o travel, ma d’altronde la vita stessa è un di tutto un po’ e quel che fanno i content creator come Ambra Chiara Consales non è altro che portare la vita nei social, in tutte le sue sfumature del quotidiano.

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Le caratteristiche di un profilo Home&Lifestyle su Instagram

Da cosa è caratterizzato un profilo della categoria Home & Lifestyle su Instagram? Anzitutto, facciamo un passo indietro: categorizzare i profili nei social network è il primo passo da compiere se si vuole pensare la propria presenza sui social come un potenziale lavoro o, più in generale, una fonte di guadagno. Questo permette quella che in gergo tecnico viene definita targettizzazione: cosa voglio proporre alle persone che mi seguono? Come voglio posizionarmi nel mercato dell’influencer marketing? Perché un brand dovrebbe affidarsi a me? Dunque, alla luce di queste domande, quel che fa un profilo della categoria Home & Lifestyle è quello di vivere la propria quotidianità tramite i social network, stando sempre attenti a non superare il confine tra ciò che è pubblicabile e ciò che invece, per privacy e delicatezza, è bene che rimanga nel privato. Tale confine, sempre più spesso, viene oltrepassato, tanto che recentemente si è parlato sempre più spesso di sharenting e a delle leggi che ne limitino la diffusione (forse anche in Italia).

Esistono però le vie di mezzo: presentare la propria quotidianità non vuol dire necessariamente mettere in pubblica piazza i propri affari, bensì trovare nei propri followers qualcuno con cui condividere consigli tra genitori, ricette, tecniche di pulizia. Che poi è un po’ il motivo per cui i social network sono nati: avvicinare le persone tra loro e, con esse, anche i loro vissuti, esperienze, storie.

Come può un reel di pochi secondi fare il giro del mondo: il caso del Reel Ambra Chiara Consales

Certo, quando Mark Zuckerberg ha inventato Facebook non avrebbe certo pensato che un video su «Come piegare le asciugamani» avrebbe raggiunto oltre 36 milioni di visualizzazioni da ogni parte dell’emisfero terrestre. Ma l’idea era più o meno quella: connettere una persona in Italia con una in Messico, una in Francia con una in Australia. Quanto accaduto al Reel in questione di Ambra Chiara Consales è esattamente questo. Non avrebbe mai creduto che condividere un consiglio di pochi secondi – su come sistemare in maniera alternativa gli asciugamani nel suo bagno di casa – avrebbe potuto portarle più di quasi 100 mila followers e altrettanto seguito. È la potenza della semplicità e del quotidiano, del metodo alternativo un po’ sulla scia del posto insolito per quel che riguarda i travel content creator (di cui abbiamo parlato per @whereyouneedtobe e per i @borghingordi).

Quali clienti sono interessati a questo tipo di profili?

Perché un’azienda o un brand oggi dovrebbe interessarsi a un profilo appartenente alla categoria di Ambra Chiara Consales? Pensiamoci. Nella vita di tutti i giorni, nelle nostre abitazioni, ci sono decine di prodotti brandizzati che utilizziamo: le lenzuola su cui dormiamo; la tazza con cui facciamo colazione; il sapone con cui laviamo le mani; le pentole con cui prepariamo il pranzo; le tende della nostra cucina. Ogni elemento ha un suo brand e proviene da un’azienda il cui principale interesse è quello di fatturare. Ora mettiamo che il soggetto in questione, che dorme in quelle lenzuola e beve da quella tazza, sui social abbia 150 mila followers. Quale azienda che produce quelle lenzuola e quelle tazze non userebbe la visibilità di quel profilo come amplificatore dei propri prodotti e dei propri valori?

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