L’asse travel-food è una combo invincibile per chi oggi vuole diventare un content creator? Spoiler: non solo per loro

Sai dove mangiare il più buon arancino siciliano? Sai dove vedere il più bel tramonto a Roma? A queste e a molte altre domande rispondono ogni giorno centinaia di content creator che - tra i Reel e i TikTok - ci portano alla scoperta di posti insoliti o poco conosciuti. Cosa vedere e dove mangiare, d'altronde, sono i presupposti alla base di qualsiasi esperienza o viaggio. Forse è per questo che anche molti brand stanno investendo sull'incontro tra il travel e il food

15/04/2023 di Giorgia Giangrande

Per fare dei paragoni sul modo di viaggiare oggi rispetto al passato, non serve andare molto lontano nel tempo. Anche soltanto dieci anni fa era diverso, a voler essere gentili. Perché, in realtà, i recenti cambiamenti nell’ambito dei social network sposterebbero il paragone anche solo a tre anni fa. Ovvero, a prima che il Reel e i TikTok prendessero il sopravvento. In che modo il video breve ha cambiato il nostro modo di viaggiare? La risposta è semplice: ci ha permesso di trovare informazioni utili al viaggio – dal come partire per risparmiare, al dove mangiare senza cadere nella trappola dei luoghi turistici – totalmente a portata di app. Ma non una apposita, bensì la stessa in cui trascorrevamo il nostro tempo libero pubblicando contenuti privati e suggellando, così, ricordi. A partire dal 2020, dalle prime aperture post lockdown, gli utenti hanno ripreso a viaggiare e – parallelamente – il video breve ha iniziato a circolare come il più diffuso tra tutti i formati. In quel momento, content creator come i Borghingordi sono cresciuti e, viaggio dopo viaggio, le potenzialità del profilo – sia in ottica travel che food – sono cresciute proporzionalmente al loro seguito.

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La priorità è cosa vedere, ma poi… dove mangiare?

Quando si prenota un viaggio – o quando si sogna una determinata meta – i nostri algoritmi sono super perspicaci. Lo sanno prima di noi e ci propongono video, foto e suggerimenti legati a quella destinazione. In quel flusso di contenuti finiscono anche i Reel dei content creator che suggeriscono i luoghi imperdibili, i posti insoliti, i locali più economici e le chicche più segrete (che, poi, segrete non sono più). In questa direzione, anche Cristina e Andrea – romani imbucati a Milano, come loro stessi si definiscono – hanno iniziato pubblicare i loro itinerari in giro per i borghi più belli di Italia. All’inizio del loro percorso, come raccontano nell’intervista a Giornalettismo, il loro focus era quello del viaggio e, infatti, decidono di chiamarsi @borghiadvisor. Poi, si sono resi conto – viaggiando – che l’esperienza del cibo è qualcosa di inesorabilmente legato a quella del viaggio e, da lì, la modifica del naming in Borghingordi.

Un video virale dopo l’altro, content creator come Cristina e Andrea, crescono giorno dopo giorno. Così come un tempo, per viaggiare bisognava consultare le guide – prima cartacee, poi online – e, quindi, il tutto era molto più lento, allo stesso modo anche la crescita del numero di followers e della propria community social procedeva a piccoli passi. Adesso non è più così: è cresciuta la rapidità con cui si accede alle informazioni, è cresciuta la velocità con cui il numero di followers aumenta. Grazie ai Reel, sì, ma grazie anche alla costanza, alla sensibilità di capire cosa funziona e cosa no, di studiare i propri dati analitici. Chi ci segue? Dov’è localizzato nel mondo chi ci segue? Sto pubblicando un contenuto in linea con la stagionalità della meta? Il Reel dei Borghingordi sulle Cinque terre, pubblicato qualche settimana fa, è la prova di come la risposta a queste domande non debba mai essere casuale. E – a giudicare dai quasi 3 milioni di views riscossi – la casualità non è affatto di casa:

Travel e food? De’Longhi punta un’intera campagna sui sapori legati ai viaggi dei Borghingordi

Va detto: cibo e viaggi procedono di pari passo da secoli, dunque, da ben prima dei reel, dei content creator e dell’influencer marketing. Questo modo di comunicare e di fare pubblicità, però, ha aperto negli ultimi anni a un nuovo modo di far arrivare al pubblico un messaggio che non è soltanto la promozione di un prodotto, ma anche il desiderio di veicolare valori e contenuti di qualità. Ci spieghiamo meglio: anche se non sembra che ci sia un legame tra una macchina per caffè in chicchi e un viaggio a Londra, il lavoro e l’impegno delle varie agenzie di comunicazione sta proprio nel trovare un modo per rendere questo legame evidente ed efficace.

In che modo? Attraverso il tema del viaggio e dell’esplorazione. Così come viaggiare ci consente di scoprire nuovi luoghi e nuove culture, allo stesso modo una bevanda a base di caffè può farci esplorare nuovi gusti e sapori. Con la campagna che vede i Borghingordi protagonisti di un format che punta a mettere in luce come attraverso il gusto si possa rivivere il ricordo di un viaggio, il brand De’Longhi ha voluto promuovere la nuova macchina automatica per caffè in chicchi Eletta Explore, che, grazie all’ampio ricettario di bevande calde e fredde, consente di continuare a viaggiare, nel massimo della semplicità, anche da casa. In questo modo, puntando sui travel content creator è stato possibile costruire una campagna pubblicitaria che sa di quotidianità, ma anche di viaggi e, soprattutto, di caffè.

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