L’istituto Superiore di Sanità: “Le regioni a rischio anticipino le misure restrittive”

Nel suo consueto monitoraggio settimanale l'Iss lancia l'allarme sulla situazione di molte regioni, vicine allo scenario 4

10/11/2020 di Redazione

L’allarme Iss riguarda anche le “forti criticità” dei servizi territoriali e il fatto che “in tutte le Regioni/PA” gli ospedali abbiano ormai già raggiunto le soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri o stiano per raggiungerle. Per questo, si legge nel documento, si invitano “le Regioni/PA a realizzare una continua analisi del rischio, anche a livello sub-regionale, e di considerare un tempestivo innalzamento delle misure di mitigazione nelle aree maggiormente affette in base al livello di rischio e sulla base delle linee di indirizzo fornite”. Nella seconda parte di ottobre infatti, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,72, con valori medi di Rt superiori a 1,5 nella maggior parte delle Regioni italiane e superiori a uno ovunque. Inoltre i casi non riconducibili a trasmissioni note sono aumentati da 50mila a circa 75mila nel giro di una settimana, superando l’80% dei nuovi casi segnalati in alcune Regioni e Province Autonome.

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