Alessandro Vento, l’uomo che ci ha fatto leggere i giornali online

Si è spento, all'età di 45 anni, il giornalista, esperto informatico e imprenditore che ha rivoluzionare il concetto di CMS applicato al mondo del giornalismo online

03/09/2023 di Redazione Giornalettismo

Solo pochi giorni fa, all’età di 45 anni, si è spento Alessandro Vento. Un nome che ai più dirà poco o nulla, ma dovete sapere che se oggi molti giornali possono pubblicare senza problemi i propri contenuti online, il merito è in buona parte suo. Giornalista, esperto di informatica e imprenditore. Tre anime che hanno convissuto all’interno di un’unica mente che ha partorite idee e soluzioni innovative. Anzi, si potrebbe definire come un uomo che viveva nel futuro visto che le sue intuizioni sono riuscite, in molti casi, ad anticipare anche le tendenze del mercato dell’informazione.

Alessandro Vento, l’uomo che unì giornalismo e internet

Massimo Razzi, ex caporedattore di Repubblica.it, ha raccontato a Giornalettismo la genialità di Alessandro Vento: una persona che fin da giovane trovava una soluzione a ogni problema e da ogni problema trovava linfa vitale per nuove soluzioni. E proprio tra le mura del Gruppo L’Espresso, dopo alcuni anni passati a RCS, lo slancio per spiccare il volo. La sua abilità principale è stata quella di rendere sempre più funzionali i Content management system, ovvero quei sistemi informatici necessari a un giornale per pubblicare articoli online, corredandoli con foto, video e altri contenuti. Poi la parte imprenditoriale, con D-Share, l’azienda fondata da lui e poi acquistata da Eni. Infine Sallo!, l’app di video-informazione lanciata pochi mesi prima della su morte. Il suo insegnamento alle nuove generazioni è racchiuso in una sola parola: “Provateci”.

La storia di Alessandro Vento ha insegnato al mondo dell’informazione l’importanza di avere un CMS di qualità: uno strumento necessario per rendere fruibile – sia ai giornalisti che agli utenti/lettori – l’universo giornalistico all’interno dell’ecosistema web. E Vittorio Cutolo che ha collaborato con lui in D-Share, ci ha spiegato che la sua abilità era quella di applicare il concetto di “taylor made” ai CMS.

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