In quali aree geografiche l’agricoltura digitale è maggiormente utilizzata?

L'agricoltura digitale o agricoltura 4.0 si sta affermando anche in Italia, ma da dove arriva?

10/03/2023 di Redazione Giornalettismo

In Italia l’agricoltura digitale ha iniziato a diffondersi e a essere utilizzata di recente, come dimostra anche l’Osservatorio Smart Agrifood. Nel resto del mondo, però, la ricerca e l’interesse di agricoltori e imprenditori agricoli verso soluzioni innovative ha portato all’implementazione di strumenti digitali che potessero migliorare la resa del raccolto e la qualità del prodotto, ma anche semplificare il lavoro degli agricoltori e imprenditori agricoli.  Inoltre, il cambiamento climatico rende sempre più difficile prevedere la resa di un raccolto e l’aumento della popolazione globale ha iniziato a spostare l’attenzione sul tema della sicurezza alimentare. Anche per queste ragioni si è reso necessario lo sviluppo di nuove tecnologie che potessero migliorare la produttività e la sostenibilità del settore.

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Quali sono i principali strumenti di agricoltura digitale utilizzati nel mondo?

Ad oggi tra gli strumenti più utilizzati ci sono quelli che consentono di monitorare lo stato delle coltivazioni o del suolo e che aiutano a raccogliere e analizzare dati così da compiere le scelte più adeguate in termini di tutela della coltivazione e di sostenibilità ambientale. Tra i primi strumenti tecnologici a essere implementati nella cosiddetta “agricoltura 4.0” ci sono i robot. Secondo Agenda Digitale, nel 2021 il Giappone era il primo Paese al mondo nella ricerca e nello sviluppo di robot agricoli. Negli Stati Uniti, invece, c’è una delle aziende produttrici di robot agricoli più conosciute, l’Abundant Robotics che sviluppa robot che possano rendere più veloce il processo di raccolta. In Cina, invece, si parla di “agricoltura intelligente” e si conducono degli esperimenti in questo ambito: il “Tanjiawan Cloud Agricultural Experimental Site” a Wuzhen in Zhejiang utilizza una combinazione di strumenti digitali con l’obiettivo di realizzare un vero e proprio “cervello agricolo” in grado di raccogliere tutti i dati sullo stato del suolo o della terra, sull’umidità e sulla qualità dell’aria.

La digitalizzazione ha riguardato anche altri settori non direttamente collegati all’agricoltura: gli strumenti digitali sono sempre più utilizzati anche per monitorare il trasporto delle merci all’interno di un Paese o da un Paese all’altro e soprattutto per monitorare la catena del freddo. Di recente sono state sviluppati alcuni software più specifici, come VinPilot, che consente di gestire attraverso la piattaforma Web o l’applicazione per dispositivi mobili, che serve per monitorare e controllare tutti i processi della produzione del vino fino all’imbottigliamento. Attualmente questo software è utilizzato da tre cantine che si trovano in Cile, in Sudafrica e in Austria.

La potenzialità della tecnologia applicata all’agricoltura e quindi dell’agricoltura 4.0 è che ogni strumento digitale, che sia un mezzo fisico oppure un software, può essere combinato con altri strumenti o sistemi informatici per aumentare le prestazioni e il rendimento di un’azienda agricola o alimentare.

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