Il ruolo giocato da AGCM nella ripresa delle trattative SIAE-Meta

L’esposto dell’AGCM in merito alla disputa SIAE-Meta ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nel ripristino dei brani sui social di Zuckerberg

15/05/2023 di Redazione Giornalettismo

Della posizione di AGCM nei confronti della richiesta di SIAE a Meta avevamo già parlato – approfondendo anche le basi giuridiche sulle quali l’istruttoria si è appoggiata -: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha voluto dare man forte basandosi sul «presunto abuso di dipendenza economica da parte di Meta nei confronti di Siae». Nella trattativa sono è intervenuto anche il Ministero della Cultura, con la Sottosegretaria Lucia Borgonzoni che si è espressa positivamente rispetto al punto di incontro trovato tra le due parti auspicando «che il lavoro dei prossimi mesi porti a una risoluzione totale e duratura».  Un ruolo sicuramente importante, in tutto questo, lo ha giocato l’AGCM per SIAE con l’esposto dello scorso 20 aprile.

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Quanto è pesato l’intervento di AGCM per SIAE?

Nel tira e molla che dura ormai da un paio di mesi, a fare la differenza è stato sicuramente l’esposto frutto di una deliberazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Le trattative interrotte bruscamente con la scomparsa dei brani SIAE dai social di Meta sono riprese infatti in seguito alla deliberazione dell’AGCM sul caso. L’autorità ha disposto nei confronti di Meta «misure cautelari per un presunto abuso di dipendenza economica» tali per cui la società di Zuckerberg avrebbe dovuto sedersi al tavolo «fornendo tutte le informazioni necessarie nell’ambito della ripresa delle trattative». Per quanto riguarda i brani SIAE, avrebbero dovuto essere resi nuovamente disponibili previa autorizzazione da parte dell’ente pubblico.

AGCM ha stabilito che, dopo la presentazione delle memorie scritte e l’audizione di ambedue le parti, fossero individuabili tutti i presupposti per parlare di «comportamento di Meta di natura abusiva e tale da determinare un danno grave e irreparabile alle dinamiche competitive nei mercati relativi alla gestione dei diritti d’autore, incidendo su tutti i soggetti che compongono la filiera (autori, soggetti che contribuiscono alla creazione dell’opera e tutelati dalla legge sul diritto d’autore, collecting societies che tutelano questi diritti, utenti finali)», come si legge nel comunicato stampa diffuso.

Sono serviti poco più di venti giorni, dopo aver disposto la ripresa immediata delle trattative («mantenendo un comportamento ispirato ai canoni di buona fede e correttezza» da parte di Meta e fornendo  «tutte le informazioni necessarie onde consentire a SIAE di ripristinare l’equilibrio nel rapporto commerciale»), affinché la musica tornasse a suonare sui social. Diversamente, se non si fosse giunti a un accordo (provvisorio, fino al 6 ottobre, con il tavolo di discussione che rimane quindi aperto) l’AGCM avrebbe nominato un fiduciario – «terzo, indipendente e in possesso di adeguata competenza tecnica» per determinare le informazioni da fornire da parte di Meta così da poter raggiungere un accordo.

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