Qual è la posizione di Meta sull’accordo transitorio con SIAE?

Dopo gli annunci, le due parti in causa hanno rilasciato dichiarazioni molto simili. Ma restano in piedi ancora moltissimi dubbi

15/05/2023 di Enzo Boldi

Tanto tuonò che piovve. Pochissimo. Due mesi dopo la rimozione di buona parte dei contenuti musicali italiani (e non solo) dalle piattaforme social Facebook e Instagram, ecco che quella musica è pronta per tornare a essere utilizzata nelle stories e nei post. Il motivo è semplice: al termine di un lunghissimo braccio di ferro iniziato alla fine dello scorso anno (anche se gli effetti per gli utenti si sono visti solo a partire dal 16 marzo scorso), è stato firmato un accordo transitorio tra Meta e SIAE, la Società Italiana Autori ed Editori che gestisce parte dei diritti d’autore relativi alla musica nostrana.

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Una trattativa durata moltissime settimane, con tanto di intervento – lo scorso 21 aprile – dell’Antitrust (l’AGCM) che aveva imposto alla società madre di Facebook e Instagram (ma anche di WhatsApp) di riaprire il tavolo delle contrattazioni con SIAE partendo da un’istruttoria per presunto “abuso di dipendenza economica” da parte della società di Menlo Park. Tavoli che si sono prolungati nel tempo, coinvolgendo anche il governo italiano (con il Ministero della Cultura che si è posto nella posizione di garante della trattativa).

Accordo Meta-SIAE, il punto di vista di Menlo Park

I due sfidanti sul tavolo verde hanno annunciato, praticamente in simultanea, l’esito di questa trattativa (che non si è conclusa). Si parla, infatti, di un accordo Meta-SIAE transitorio. Questo vuol dire che nel corso dei prossimi mesi, l’azienda di Menlo Park e la Società Italiana Autori ed Editori dovranno incontrarsi di nuovo per redigere un nuovo contratto di licenza per l’utilizzo della musica coperta da copyright gestito da SIAE sulle piattaforme social della holding guidata da Mark Zuckerberg. Ma come ha comunicato questo esito parziale Meta? Con poche righe che ricalcano la posizione di un portavoce dell’azienda:

«Siamo lieti di annunciare che abbiamo concordato un’estensione dell’accordo di licenza con SIAE. Questo consentirà ad utenti e creator di accedere alla nostra libreria musicale completa, incluso il catalogo SIAE, nel pieno rispetto del diritto d’autore di artisti e compositori. I brani del repertorio SIAE saranno ripristinati sulle nostre piattaforme, fino al 6 ottobre. Continueremo le negoziazioni con SIAE in buona fede nella speranza di raggiungere un accordo a lungo termine».

Dunque, a differenza di quanto dichiarato da SIAE, Meta indica il termine di questo accordo transitorio: il 6 ottobre. Entro quella data, le due realtà dovranno trovare un nuovo accordo.

Cosa non dice Meta

Un’altra differenza tra i due modi di comunicare la stessa notizia, è nei riferimenti normativi. SIAE, infatti, ribadisce come il nuovo accordo – che sarà discusso da qui al 6 ottobre – dovrà tenere conto della direttiva UE sul Copyright (recepita dall’Italia l’8 novembre del 2021 con il decreto legislativo numero 177) e delle misure cautelari dettate dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato nella sua istruttoria avviata a inizio aprile. Da parte di Meta, invece, il silenzio su questo duplice aspetto: si parla solamente di negoziazioni che proseguiranno al fine di raggiungere un accordo a lungo termine anziché balzelli transitori come quello odierno.

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