La posizione dell’AGCM che ritiene legittima la richiesta di SIAE

L'Antitrust ha scelto di schierarsi dalla parte di SIAE nel contenzioso con Meta avviando un'istruttoria: vediamo le basi della decisione

07/04/2023 di Ilaria Roncone

L’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, organo indipendente in Italia, che tutela gli ambiti della concorrenza e del mercato) ritiene legittima la posizione che SIAE ha assunto nei confronti di Meta e ha scelto di aprire un’istruttoria. Oltre a spiegare che cosa significa aprire un’istruttoria, in questo pezzo scenderemo nel dettaglio di ciò che viene contestato a Meta e di quali sono le posizioni espresse pubblicamente da Agcom su SIAE.

Partiamo dalla motivazione alla base dell’istruttoria avviata: «Per presunto abuso di dipendenza economica da parte di Meta nei confronti di Siae». La Società Italiana degli Autori ed Editori aveva chiesto alle istituzioni di non essere lasciata sola nella battaglia contro Meta e – con questa ulteriore piega presa dalla vicenda SIAE-Meta – sembra avere ottenuto man forte.

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Il nulla di fatto dal confronto SIAE-Meta

Un incontro di oltre tre ore al Ministero della Cultura che ha portato, di base, a un nulla di fatto. «Ci siamo confrontati a lungo con Meta sulle rispettive posizioni, ma allo stato attuale siamo ancora lontani dalle precise indicazioni formulate ieri dall’Agcom», ha fatto sapere SIAE. Una reazione che sicuramente non rispecchia quanto stabilito dall’Antitrust in data 5 aprile 2023.

«Secondo l’Autorità la società di Mark Zuckerberg – si legge nel CS che ha reso note le intenzioni dell’AGCM – potrebbe aver indebitamente interrotto le trattative per la stipula della licenza d’uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali abusando della dipendenza economica di Siae». Oltre all’istruttoria, AGCM ha avviato un procedimento cautelare.

Cos’è un’istruttoria AGCM e cosa comporta? Si tratta di uno dei modi in cui l’Antitrust può attivarsi in materia di concorrenza: un’istruttoria d’ufficio o in seguito a una segnalazione da parte dell’impresa che pensa di essere stata danneggiata dal comportamento denunciato, a una segnalazione di una pubblica amministrazione o alla segnalazione di un singolo cittadino. A disciplinare le procedure istruttorie in materia di concorrenza è il D.P.R. 30 aprile 1998, n. 217, tale “Regolamento in materia di procedure istruttorie di competenza dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato”.

Cosa viene contestato a Meta dall’AGCM?

Scendendo nel dettaglio dell’istruttoria di AGCM nei confronti di Meta, lo scopo è quello di accertare un presunto abuso di dipendenza economica nella negoziazione con Siae della stipula della licenza d’uso dei diritti musicali sulle proprie piattaforme.

Nel comunicato stampa di riferimento si legge come – secondo AGCM – «Meta potrebbe aver indebitamente interrotto le trattative per il rinnovo del contratto scaduto eliminando, altresì, i contenuti musicali tutelati da Siae dalle proprie piattaforme social e non avrebbe fornito alla società le informazioni necessarie per svolgere le negoziazioni nel pieno rispetto del principio di trasparenza ed equità». L’azione di Meta, in sostanza, sarebbe stata compiuta senza prendere in considerazione SIAE e il suo diritto ad avere le informazioni necessarie per venire a capo della situazione in una trattativa che si basi sui princìpi di trasparenza ed equità.

Da parte di Meta, prosegue il comunicato, c’è l’ipotesi di abuso «dello squilibrio contrattuale di cui beneficia chiedendo a Siae di accettare un’offerta economica inadeguata, senza però fornire le opportune informazioni per valutarne l’effettiva congruità». Avendo eliminato gli audio delle canzoni di cui SIAE detiene i diritti, Meta avrebbe non solo abusato della dipendenza economica ma avrebbe anche agito comportando «un grave danno per i consumatori» e, oltre a questo, «impedire agli autori rappresentati da SIAE – parte significativa di quelli attivi in Italia – di raggiungere la categoria di utenti, sempre più ampia, che fruisce delle piattaforme social».

Infine, «l’ostacolo all’accesso dei contenuti musicali sulle piattaforme di Meta potrebbe avere effetti negativi anche per la remunerazione dei diritti connessi dei produttori di opere musicali e di tutte le altre posizioni giuridiche tutelate nell’ambito della legge sul diritto d’autore». Insomma, la lista degli abusi commessi da Meta ai danni di SIAE – e di tutto ciò che ne consegue a cascata – è lunga.

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