Aerei e treni: i miti di un confronto sempre più serrato.

07/04/2009 di John B

NATURA – Adattando un vecchio detto aeronautico: “un miglio di binari non porta da nessuna parte, un miglio di pista porta in tutto in mondo”. Anche a livello di inquinamento, se è vero che un aereo brucia qualche migliaio di litri di kerosene per ogni ora di volo, è anche vero che l’energia elettrica che spinge i treni ad alta velocità non arriva certo per opera dello spirito santo. Dalle schede tecniche par 2008 hanno fatto registrare appena un incidente ogni di capire che un treno ad alta velocità consumi 8800 kW/h (che dovrebbero corrispondere a circa 30 milioni di BTU e quindi a circa 17.000 litri di benzina all’ora (questo tipo di calcoli non è il mio forte, i lettori sono pregati di correggermi se sbaglio).  

TIRANDO LE SOMME – Alla luce di queste considerazioni, si può quindi concludere che: sulle tratte fino a 600-700 km l’aereo non offre vantaggi significativi in termini di tempo complessivo; l’aereo è più economico solo se si riescono a sfruttare appieno le tariffe del low cost; i due mezzi sono praticamente equivalenti in termini di sicurezza; l’impatto ambientale delle infrastrutture ferroviarie è decisamente superiore rispetto a quelle aeroportuali; l’inquinamento prodotto da un treno non è inferiore a quello prodotto da un aereo.  E’ facile prevedere che in futuro i treni ad alta velocità domineranno il trasporto passeggeri sulle tratte che richiedono meno di tre ore di percorrenza, mentre gli aerei (specialmente i voli low cost) continueranno ad essere preferiti per i tragitti più lunghi. La partita fra treno e aereo sembra destinata a concludersi con una onorevole patta.

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