I 70 bus di Atac se ne tornano a Tel Aviv

A raccontarla, sembra davvero una barzelletta quella che coinvolge ancora una volta Atac. Oltre ai disagi abituali di ritardi clamorosi, con le attese aggravate dal caldo, oltre ai mezzi che si incendiano, adesso arriva anche l’ennesima beffa del trasporto Capitale. Dopo l’annuncio in pompa magna di Marzo, i 70 bus a noleggio israeliani se ne torneranno a casa. La loro vacanza romana? passata parcheggiati nei depositi.

I 70 bus di Atac se ne tornano a Tel Aviv

Dovevano dare una svolta al servizio dei mezzi pubblici a Roma, invece sono rimasti a prendere polvere per mesi nei depositi. I bus noleggiati a Tel Aviv da Atac sono arrivati in Italia diversi mesi fa, ma non sono mai stati resi operativi. Il motivo è semplice: si tratta di veicoli euro 5, non autorizzati a circolare per le strade di Roma. Sorge spontaneo chiedersi perché nessuno se ne fosse accertato prima. Fatto sta che ormai Atac aveva già pagato il 16% della commessa, e quindi i 70 bus si sono fatti le ferie in Italia. Oggi però verranno rispediti indietro, a Tel Aviv, dove erano perfettamente funzionanti.

Per capire bene quanto sia costato questo “scherzetto”, dei bus che dovevano essere in strada il 20 aprile e invece sono rimasti fermi al capolinea, la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo per danno erariale. La consigliera Pd al Campidoglio Ilaria Piccolo ha dichiarato che per capire chi dovrà pagare i danni verrà depositata «un’interrogazione urgente alla sindaca e all’assessore competente e chiederemo un accesso agli atti ad Atac sulla rescissione». Intanto fioccano gli insulti contro la giunta Raggi, accusata di incompetenza.

(Credits immagine di copertina: immagine generica bus atac ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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