Lancia, un triste addio

“La Lancia non tornerà quella che era una volta. l’unico modello economicamente sostenibile è la Ypsilon che sarà preservata”. Con queste parole lapidarie Sergio Marchionne chiude un’epoca durata oltre 100 anni che ha visto protagoniste le vetture di Vincenzo Lancia, già pilota Fiat, il quale nel 1906 decise di tentare un’avventura tutta nuova.

ADDIO – Già, perché per l’uomo forte di Fiat Auto il marchio al momento vivrà con i prodotti derivati dalla Chrysler ai quali appiccicherà solamente il logo nostrano, almeno fino a quando vi sarà un ritorno economico. Di fatto dobbiamo prepararci all’eliminazione di un marchio storico che ha fatto la storia dell’automobilismo mondiale perché l’obiettivo della casa è rilanciare marchi come Alfa Romeo e Maserati. Ma a ferire maggiormente sono queste parole, che dimostrano una totale ignoranza in materia di storia dell’automobile, oltre che scarso rispetto per un marchio che ha dato lustro all’Italia:

“Dobbiamo essere onesti: la Lancia ha un appeal limitato fuori dall’Italia”

COSA PENSANO ALL’ESTERO – Questo è il classico esempio di affermazione inaccettabile. Accontentiamoci solo di quanto hanno detto sul marchio italiano Jeremy Clarkson, James May e Richard Hammond, conduttori della trasmissione cult sulle automobili “Top Gear”, in onda sulla Bbc, i quali hanno dedicato un intero speciale sulle autovetture della casa torinese acquistata dalla Fiat nel 1989 corredato dalla seguente frase, recitata dal caustico Jeremy:

Questa è una collezione di arte, di bellezza, di pazzia. Questa è una collezione di erotismo a quattro ruote. Questa è una collezione di Lancias

D’accordo, nello speciale si ironizza sul fatto che alcune vetture, una su tutte la Beta, avevano un grave problema di ruggine, così come ad esempio la Fiat Ritmo. Altre ancora avevano piccole difficoltà nel mantenere i pezzi attaccati alla vettura, ma si tratta di problemi di fabbrica facilmente risolvibili che non possono scalfire un marchio che ha fatto la storia, tanto che per il terzetto è la casa che ha realizzato le più belle auto del mondo.

L’INGRESSO NEI RALLY – Beta Montecarlo, Aurelia, Fulvia, Stratos, Delta Integrale HF elefantino Rosso e tante altre. Queste macchine non significano nulla per Marchionne? Una casa entrata nella storia anche grazie alle competizioni sportive. La Lancia corse nel mondiale Rally dal 1970 al 1993. Il debutto avvenne con una Fulvia 1.6 Coupé HF arrivando al terzo posto finale. Il primo trionfo arrivò nel Mondiale 1972 con alla guida Sandro Munari. L’ingresso nella leggenda arrivò però nel 1973 quando la casa torinese, da tre anni nella galassia Fiat, decise di realizzare un’auto da corsa da usare solo nei rally, ovvero la Stratos che verrà omologata nell’ottobre del 1974 riuscendo a vincere le ultime tre gare della stagione conquistando l’iride.

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