Aerei e treni: i miti di un confronto sempre più serrato.

07/04/2009 di John B

L’aereo è davvero più veloce del treno? E il treno è davvero più ecologico dell’aereo?  

Da Roma a Milano si fa prima in aereo o in treno?

A una domanda posta così, a bruciapelo, gran parte della gente non esiterebbe a rispondere: in aereo. E in effetti, se calcolassimo solo il tempo crudo di percorrenza, un treno veloce (il Frecciarossa) ci mette tre ore e mezza da Roma a Milano (ma si ridurranno a tre a fine anno) mentre un jet di linea impiega appena 70 minuti (orari ufficiali Alitalia e Trenitalia). E i costi? Un biglietto di seconda classe sul Frecciarossa costa 75 euro,  un volo low cost con Easyjet può costare anche solo 20 euro. Con queste premesse, che vantaggio c’è a viaggiare in treno?  Eppure i treni stanno sottraendo quote di mercato sembre più consistenti agli aerei. Una nota ANSA di febbraio riportava che oltre il 50 % dei passeggeri sceglie il treno. Dal 1° aprile (se non si è trattato di un “pesce“) Trenitalia ha introdotto una tariffa “anticrisi” di appena 33 euro in grado di aggredire persino i prezzi più stracciati delle low cost. In Francia l’Air France ha messo in conto la perdita di mezzo milione di passeggeri che abbandoneranno l’aereo in favore del treno.

VITTORIA – Insomma, il treno sta vincendo. Perchè? “Time is money”, il tempo è denaro, dicono gli americani, e il detto è ormai largamente vero – purtroppo – anche qui in Italia dove il dondolio della “dolce vita” ha lasciato il posto ai ritmi frenetici del “mondo industrializzato”. Se consideriamo il tempo complessivamente necessario per spostarsi dal centro di Roma al centro di Milano, scopriamo che il vantaggio dell’aereo è molto meno significativo di quanto non sembri.

PUNTO PRIMO – Innanzitutto le stazioni ferroviarie sono praticamente in centro: una breve passeggiata o pochi minuti di metropolitana consentono di ritrovarsi davanti al Duomo o in Piazza di Spagna. Al contrario gli aeroporti sono sempre in periferia, qualche volta ben oltre la periferia, e per raggiungerli occorre affidarsi a taxi, bus e navette, sfidando il traffico stradale e le sue incognite. A Roma c’è il “trenino” Leonardo Express che collega direttamente la Stazione Termini con l’aeroporto in una mezz’ora abbondante, ma si tratta pur sempre di una mezz’ora che il viaggiatore “ferroviario” non deve perdere: è già in stazione. Una volta in aeroporto, il viaggiatore “aereo” dovrà presentarsial check-in con largo anticipo: almeno un’ora prima del decollo. Il viaggiatore ferroviario non ha questo problema: arriva e sale sul treno.

WORK – Sull’aereo è praticamente impossibile lavorare: non si possono usare i telefoni cellulari, in diverse fasi del viaggio (decollo, ascesa in quota, discesa, atterraggio) non è possibile utilizzare computer e altre apparecchiature elettroniche. Sul treno non ci sono problemi di sorta. I controlli d’imbarco su un aereo sono snervanti: talvolta è necessario sfilarsi persino scarpe e cintura; computer e bagaglio a mano passano sotto i rilevatori a raggi X, con il rischio che i supporti di memorizzazione magnetica (hard disk, chiavi USB) vengano danneggiati. Infine, un aereo può restare bloccato a causa della nebbia, della neve e del maltempo in generale: il treno è praticamente insensibile alle condizioni meteo.

E POI… Se si trasporta un bagaglio da stiva, bisogna mettere in conto il tempo d’attesa per il ritiro, mentre sul treno i passeggeri se lo portano appresso. E’ facile fare due conti e verificare che i settanta minuti dell’aereo possono trasformarsi anche in tre ore o più, con un vantaggio ben poco significativo nei confronti del treno, specialmente considerando che si tratta di ore del tutto improduttive.  Quanto ai costi, se è vero che il low cost permette di spuntare prezzi nell’ordine di 20 euro per un biglietto aereo (listino EasyJet), è anche vero che questi prezzi sono limitati a determinati periodi e giorni, e spesso dipendono dall’anticipo con cui si prenota. Basta un giorno di differenza e il prezzo può salire da 20 a 80 euro. Il costo del biglietto ferroviario non dipende da queste variabili. Con una piccola differenza (28 euro) si può viaggiare in treno in prima classe, opzione che quasi sempre inesistente sui voli low cost ed estremamente più costosa sui voli normali (le tariffe business e first class possono arrivare al doppio di una economy).

INCIDENTE – Dal punto di vista della sicurezza, il trasporto aereo e quello ferroviario sono sostanzialmente equivalenti. Considerato che le grandi compagnie aeree, nel 1,9 milioni di voli, è facile comprendere che il rischio sia vicinissimo allo zero e probabilmente l’aereo è persino più sicuro del treno ma anche in questo caso la percezione comune è in senso opposto. Sarà che sul treno non ci sono hostess che vi mostrano come gonfiare il giubbetto di salvataggio in caso di ammaraggio, sarà che non ci sono le tipiche sensazioni del decollo e dell’atterraggio, sarà che i telegiornali danno ampio rilievo agli incidenti aerei di tutto il mondo, la gente percepisce il treno come un mezzo più sicuro dell’aereo. C’è tanta gente che ha paura di volare ma è raro trovare qualcuno che abbia paura di salire su un treno.

TERRORISMO – Anche il timore di attentati terroristici fa la sua parte: è ben difficile dirottare un treno… Passando alle questioni ecologiche e ambientali, non c’è dubbio che l’aereo sia considerato un mortale nemico per l’ambiente. Brucia benzina (kerosene) in gran quantità, fa un sacco di rumore, la costruzione di un nuovo aeroporto provoca immancabilmente cortei di protesta e dimostrazioni di verdi e ambientalisti. Solo di recente, con il caso TAV, si è scoperto che i treni hanno un impatto ambientale enorme. Migliaia di km di binari, tralicci, scavi, trafori e ponti rappresentano innegabilmente una vera e propria violenza nei confronti ella natura e dell’ambiente. In fin dei conti, il trasporto aereo richiede aeroporti esattamente come quello ferroviario richiede le stazioni, ma gli aerei non hanno bisogno di migliaia di km di binari.

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