L’Ama scrive ai romani: «Fate meno rifiuti»

09/07/2019 di Enzo Boldi

Hai fame? Mangia. Hai sete? Bevi. C’è l’emergenza rifiuti? Smetti di produrre spazzatura. Il sillogismo semplicistico arriva direttamente dall’Ama (l’azienda municipalizzata del Comune di Roma che si occupa della raccolta di quella che i capitolini chiamano ‘monnezza’) attraverso una lettera scritta dalla sua presidente. Luisa Melara ha rivolto un vero e proprio appello ai romani, affinché sia ridotta la produzione di rifiuti per via del caos che è diventato incontrollabile nel corso degli ultimi mesi.

«È mio preciso dovere pertanto, a nome del neo costituito Cda dell’Azienda, informare i cittadini di questa persistente difficoltà ed appellarmi al senso civico di tutti per fare innanzitutto prevenzione, contenendo al massimo la produzione di rifiuto – ha scritto la presidente Ama, Luisa Melara, in una lettera indirizzata ai romani – tal quale, separando tutti i materiali riciclabili e utilizzando correttamente i contenitori con capienza residua».

Emergenza rifiuti: l’Ama invita i romani a produrne di meno

Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Perché se il caos al di fuori dei cassonetti – che accumulano spazzatura anche nei dintorni – è anche una questione di buon senso di chi decide di gettare la spazzatura nonostante siano stracolmi, per l’emergenza rifiuti non si possono additare solamente i cittadini romani. Il caos sulla questione sta vivendo, quotidianamente, di rimpalli di responsabilità tra Comune e Regione, con il duello a distanza tra Virginia Raggi e Nicola Zingaretti. Gli ultimi capitoli riguardano l’ordinanza della Pisana per ripulire la città in sette giorni, con la prima cittadina della Capitale che (nello scorso fine settimana, giorni di chiusura degli impianti di smaltimento indicati nella direttiva regionale) ha voluto fare una video-denuncia trasformatasi in un boomerang.

-6 alla scadenza zingarettiana

La stessa presidente di Ama, nella sua lettera ai romani, ha poi spiegato che si sta lavorando per  «trovare spazio per collocare a trattamento almeno 2.100 tonnellate di rifiuti indifferenziati a settimana. Gli impianti del Lazio che a seguito dell’ordinanza e dopo i nostri appelli hanno risposto, offrono maggiori spazi per sole 1.100 tonnellate». Un deficit di circa 1000 tonnellate per pulire Roma in sette giorni. Anzi, da oggi sono solamente sei.

(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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