Zaia: «Basta negazionismo e pensare sempre ‘piove governo ladro’»

Il Presidente del Veneto sottolinea come la situazione sia molto critica, anche nella sua Regione

09/11/2020 di Enzo Boldi

La situazione non è ancora come quella dei mesi di marzo e aprile, quando la prima ondata di Coronavirus ha messo in ginocchio il sistema sanitario di alcune Regioni italiane. Ma i campanelli di allarme sono visibili a occhio nudo e negare l’evidenza rischia di far sprofondare il Paese in una situazione analoga a quella già vissuta. Lo dicono i numeri: da quelli dei contagi a quelli dei ricoveri, passando per le terapie intensive e per gli altri indici che sono il simbolo della pandemia. E Luca Zaia su contagi in Veneto continua a essere molto schietto, sottolineando come sia folle vedere ancora in giro chi neghi l’emergenza.

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«È normale che a qualcuno possa dare fastidio fare delle scelte. Abbiamo oltre 1.500 persone ricoverate, almeno 202 in terapia intensiva. Non abbiamo ancora i picchi di marzo, però è pur vero che tensione ce n’è. È inutile fare i negazionisti e pensare sempre piove governo ladro, perché il virus c’è – ha detto Luca Zaia in collegamento con RaiNews 24 -. La salute viene prima di tutto».

Zaia su contagi in Veneto e chi ancora nega l’emergenza

Il Presidente del Veneto, poi, lancia anche un appello a tutti i cittadini, senza distinzione per fasce di età: «Dal punto di vista sociale, manca quella chiamata di popolo che a marzo abbiamo avuto e ci ha permesso di fare un grande lavoro di squadra. Non è il virus degli anziani, attacca anche i giovani. Abbiamo anche ragazzi ricoverati». Una verità che, forse, qualche altro governatore non ha centrato in alcune avventate dichiarazioni.

I 21 parametri e i calcoli matematici

Zaia su contagi in Veneto, e non solo, ha chiuso il suo intervento parlando dei criteri per l’assegnazione del livello di rischio (con la sua Regione che potrebbe rischiare di entrare a far parte della cosiddetta zona arancione: «Ho qualche perplessità che qualcuno possa pensare che esista una formula magica per i 21 parametri. Questo weekend rispetto agli assembramenti nelle piazze è stato importante. Ho l’impressione che c’è qualcuno che vive un’altra realtà rispetto al fatto che c’è un sistema sanitario in crisi».

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