Anche in Senegal il governo blocca Youtube e le televisioni per reprimere l’opposizione
Le autorità governative non si fanno scrupoli nel bloccare l'utilizzo dei social media per sedare le rivolte dell'opposizione dopo l'arresto di Ousmane Sonko
05/03/2021 di Ilaria Roncone
Su Twitter sale rapidamente l’hashtag #FreeSenegal per quello che sta succedendo nel paese dell’Africa Occidentale. Il deputato Ousmane Sonko, principale oppositore del potere senegalese e candidato alle prossime elezioni, è stato arrestato e il fatto ha causato una serie di disordini gravi a Dakar come non se ne vedevano da anni. I disordini, oltre che nella capitale, sono stati identificati un po’ ovunque e si sono registrati morti, feriti e parecchi arresti. Media e social network hanno avuto – come è successo in Myanmar – un ruolo di rilievo nelle rivolte, con due televisioni private – Walf TV e SEN TV – che sono state chiuse perché hanno parlato troppo della questione. Lo stesso sta succedendo a Youtube Senegal e altre piattaforme social nel paese.
⚠️ Confirmed: Social media and messaging apps restricted in #Senegal amid political unrest following arrest of opposition leader; real-time metrics show Facebook, YouTube, WhatsApp and Telegram CDN servers disrupted, limiting photo and video sharing 📉
📰 https://t.co/klvokfpLyu pic.twitter.com/L6q3ygu9jP
— NetBlocks (@netblocks) March 5, 2021
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Youtube Senegal bloccato
“Actuellement au Sénégal, des chaines de télévision n’émettent plus,
YouTube est inaccessible, whatsapp bug, des opposants sont emprisonnés, le peuple reçoit des balles réelles quand il manifeste. Nous allons vers une dictature” #FreeSenegal— ❤️✊🏿🇸🇳 (@BastianMalack) March 5, 2021
Dei disordini nel paese e del blocco di internet e dei mezzi social arrivano notizie da giornali online e su Twitter. Youtube risulta inaccessibile oggi, venerdì 5 marzo. Su Sene Web – portale web per la comunità senegalese in Senegal e nel mondo – viene reso noto che «gli utenti di internet temono semplicemente la censura, che comporterebbe un duro colpo per il diritto all’informazione in questi tempi difficili che seguono l’arresto del leader dell’opposizione senegalese Ousmane Sonko».
Anche stavolta i social media svolgono un ruolo fondamentale
Impossible avere una connessione internet normale o accedere a Youtube o whatsapp senza scaricare un VPN#FreeSenegal https://t.co/bE78HhTNBE
— #Mastoursquad (@M___Dieng) March 5, 2021
Proprio come è successo in Myanmar, anche in Senegal il ruolo dei social media in questo frangente è rilevante e l’azione governativa per far tacere la ribellione da parte dell’opposizione è netta, arrivando a impedire le comunicazione. La questione viene denunciata da tanti su Twitter – compresi personaggi famosi – compresa Oloni Baby, sex blogger con più di 200 mila follower su Twitter – e c’è anche chi chiede l’intervento dell’Europa.
The Senegalese government are aware of what they’re doing by restricting internet access and trying to shut down media companies who dare amplify on what’s going on. #FreeSenegal
— OLONI BABY (@Oloni) March 5, 2021