Facebook limita i profili dei militari che diffondono fake news in Myanmar

Facebook sta provando a difendere la libertà dei cittadini del Myanmar impedendo ai militari golpisti di continuare a diffondere fake news

15/02/2021 di Ilaria Roncone

A due settimane dal colpo di stato la situazione in Myanmar continua ad essere tesa. Domenica in città sono tornati i carri armati per sedare le rivolte in diverse città birmane dove si susseguono dimostrazioni di disobbedienza civile. Dopo il colpo di stato la giunta militare ha imposto la legge marziale e, nel fine settimana, ha sospeso alcune sezioni di una legge che serviva a impedire alle forze dell’ordine di perquisire proprietà private e arrestare persone sospette senza avere l’autorizzazione del tribunale. Questa sospensione – come riporta Reuters – darebbe modo ai militari di monitorare le conversazioni private. Una situazione difficile, quindi, nella quale il social ha preso una serie di provvedimenti Facebook militari Myanmar così da limitarne l’azione in termini di diffusioni di fake news.

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Facebook militari Myanmar: la limitazione per fake news

La limitazione dei profili dei militari è stata adottata da Facebook per limitare la diffusione di notizie false relativamente ai presunti brogli elettorali di cui l’esercito ha accusato la Lega nazionale per la democrazia di Aung San Suu Kyi, che è ancora in carcere. Facebook ha fatto sapere tramite una nota  che limiterà alcuni profili social che condividono fake news allo scopo di alimentare i disordini. Per condurre questa operazione con successo il social ha reclutato cittadini e esperti locali che monitorino la situazione.

L’azione concreta di Facebook in Myanmar

Facebook ha agito concretamente su più fronti. Innanzitutto la visibilità dei post, delle pagine e dei profili legati ai militari che lanciano accuse sui presunti brogli è stata ridotta; le false notizie vengono diffuse, sostanzialmente, per giustificare il golpe e la presa di potere da parte dei militari. I profili responsabili non verranno più consigliati agli utenti e il provvedimento riguarda in particolar modo la pagina ufficiale dell’esercito del paese – Tatmadaw Information Team – e l’account del responsabile e portavoce dei militari, Zaw Min Tun. Rafael Frankel, direttore delle politiche pubbliche del social di Zuckerberg nel Sud-est asiatico, ha fatto sapere che Facebook lavora anche per tutelare la libertà di espressione dei cittadini sui social affinché possano raccontare quanto accade nel loro paese e per le strade della loto città – cosa che era stata loro impedita durante il colpo di stato per il blocco di tutte le reti -.

(Immagine copertina: frame video Al Jazeera English)

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