Vuoi comprare una laurea? Chiedigli come

QUESTIONE DI NOMI – Negli Stati Uniti la laurea non ha valore legale, quindi chiunque può aprire un istituto, magari scimmiottando il nome di qualche ateneo davvero famoso come Berkeley per Berkley o Standford per Stanford. A quel punto serve una sede, dei professori, bilanci in regola e ci si può laureare anche in sanscrito. Basta ci sia il corso. Poi la laurea è americana, e quindi è altisonante già di suo.

UN RICONOSCIMENTO PERSONALE – Altisonante è altisonante, ma non servono per un concorso in Italia. Se sei laureato in economia non puoi fare un concorso pubblico. Ma come aveva detto all’epoca del caso Ricucci Mario Festa, direttore del Campus romano dell’Eit, “i nostri studenti non ne hanno bisogno. A loro una laurea non serve per fare carriera, ma solo per la vanità di avere un riconoscimento che qualifichi il suo lavoro. Come fa un commercialista a tenere il suo rag. quando ha sotto di se giovani e scalpitanti dott.?”. Queste persone non hanno né tempo né umiltà di mettersi lì con i ragazzini. A quel punto cercano la via più semplice, tanto poi chi si accorge della differenza tra “dr.” e “dott.”?

DRA DOTT. E DR. – Eh si, perché come spiega l’European Institute of Tecnhology, ovvero l’ateneo dove ha studiato Ricucci, i laureati della Clayton così come di qualsiasi altra università del genere possono fregiarsi al massimo del titolo di “dr.”, ovvero abbreviazione del titolo accademico “Doctor”. Lo prevede lo Stato Italiano attraverso i provvedimenti “Lettere del Ministero della Giustizia, del 23-9-04. Pos.n. 2/0/Q e del 11-1-05. prot. 3/371; del Ministero all’Università del 28-5-92, n° 2017; del Ministero Affari Esteri del 9-10-1980, posiz. E/ II/PM/FER”, segnalati dalla stessa Eit. Quindi non si è “dott.”, abbreviazione destinata a coloro che hanno ottenuto un titolo riconosciuto in Italia. Si tratta di una differenza all’apparenza molto piccola, ma dall’importanza fondamentale.

NON REGALIAMO NULLA A NESSUNO – Vi è venuta fame? Aspettate un momento. Come spiega la Eit sul proprio sito:

Abbiamo già affermato a sufficienza che non concediamo lauree, ma svolgiamo una informazione, preparazione e formazione per giungere alla laurea straniera, né intendiamo far credere ad equipollenze con lauree italiane; ciò non significa che queste lauree americane in altri Stati, del Continente europeo o meno, non possano essere accettate come già avvenuto a partire dal 1997. La nostra azione vuole essere un aiuto per coloro che, col loro lavoro, hanno acquisito una notevole esperienza in un dato settore; esperienza professionale che difficilmente si acquisisce in un normale percorso universitario.

Tradotto: non vi diamo una laurea tanto per fare. Ve la dovete sudare. Bisogna studiare e dovete dimostrare di aver seguito un percorso lavorativo tale per cui possiate compensare con la vostra esperienza. Poi vabbé il titolo non è riconosciuto in Italia, ma avrete qualcosa per riempire la cornice. Adesso però parliamo di soldi. Abbiamo citato la Berkley University, la quale vi fa dottori, anzi “dr.” con 2550 dollari. Il dottorato ne costa tremila. Il master cinquemila.

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