Ma si può scrivere un articolo su Jacobs con questo titolo?

Il portale Vox.info ha tirato in ballo addirittura il termine "razza"

01/08/2021 di Redazione

Mentre abbiamo ancora negli occhi la straordinaria impresa di Marcel Jacobs nella finale dei 100 metri piani dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, con l’Italia che ha vinto una storica medaglia d’oro, c’è chi decide di interrompere questa straordinaria aura mistica che si era venuta a creare dopo quelli che – in combinazione con la medaglia d’oro nel salto in alto ottenuta da Gianmarco Tamberi – sono stati definiti i dieci minuti più belli dello sport italiano. Nella fattispecie, a interrompere questa aura mistica ci ha pensato il portale Vox.info.

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Vox info e l’articolo su Marcel Jacobs

Vox.info è un portale che – nel suo manifesto di riferimento – annuncia guerriglia culturale. Ha un account Twitter da oltre 4mila followers e la quasi totalità dei suoi articoli viene pubblicata sulla pagina Facebook che attualmente si chiama No Islam Italia e ha oltre 30mila like. Dopo il successo di Marcel Jacobs hanno pubblicato un articolo dal titolo decisamente inquietante: «L’oro di Jacobs alle olimpiadi dimostra che la razza è l’unica cosa che conta: non dove nasci o la cittadinanza».

Vox info

All’interno dell’articolo, si fa una rassegna dei finalisti dei 100 metri:

«Troverete che tutti i record nei 100 metri piani sono di atleti geneticamente dell’Africa Occidentale e che tutti i record sulle lunghe distanze sono di atleti dell’Africa Orientale. Non troverete un africano occidentale vincere la maratona o un etiope vincere i 100 metri. Neanche un pigmeo saltare più in alto di Tamberi».

Poi, si cerca una giustificazione alla presenza – sempre nella finale dei 100 metri piani di Tokyo 2020 – di un atleta cinese, Su Bingtian, nell’ordine d’arrivo dell’ultimo atto della competizione più affascinante della storia dei Giochi Olimpici. Si rievoca la parola “razza”, roba da Italia degli anni Venti (ma del Novecento, non di certo di questo secolo che stiamo vivendo). Si cerca di affermare, sempre all’interno dell’articolo, che non si tratta di “razzismo”. Ma l’evocazione stessa di un concetto del genere rischia di fomentare l’audience del portale.

L’articolo è stato notato dal giornalista di Avvenire Nello Scavo, che ha segnalato il contenuto alla polizia postale:

Non abbiamo davvero parole.

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