Facebook fa figli e figliastri quando deve rimuovere contenuti

Il caso di un video di Biden manipolato mostra come ci siano enormi lacune nelle valutazioni e nelle regole del social. Ma i problemi sono molto più profondi

10/02/2024 di Redazione Giornalettismo

Oggi Facebook serve in tavola un paradosso che rimarrà nella storia dei social. La piattaforma, infatti, ha deciso di non rimuovere un video manipolato in cui il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden viene etichettato come Ped*ofilo. Un filmato composto da un frame ripetuto in loop, condito da giudizi diffamatori nei confronti del numero uno della Casa Bianca. Nonostante le segnalazioni, Meta ha deciso di non rimuovere quel post e neanche l’Oversight Board – l’osservatorio indipendente di controllo – ha potuto far nulla per nulla per evitare che il contenuto rimanesse online, sulla piattaforma.

Video Biden manipolato, Facebook non lo rimuove

Tutta colpa delle regole sui “contenuti manipolati” di Meta, in cui vengono “puniti” solamente due tipologie di video/foto: quelli generati con l’intelligenza artificiale e quelli in cui l’alterazione riguarda il “cosa dice il personaggio” protagonista dello scatto/filmato. Dunque, manipolare un video facendo fare a un personaggio un qualcosa “che non ha fatto” non rientra nelle categorie di ciò che deve necessariamente essere rimosso. Inoltre, secondo Menlo Park quel contenuto era palesemente alterato. Dunque, chiunque era in grado di capire la manipolazione. Al netto della fiducia nell’umanità dell’azienda, appare dissonante questa decisione.

Soprattutto perché, oggi, il team di Facebook è corso a etichettare le foto (palesemente false e palesemente alterate con l’AI) dei trattori che invadono Parigi. In questo caso, la segnalazione è stata repentina, nonostante le evidenze. Così come è successo a Giornalettismo qualche settimana fa, con la rimozione di un post e l’accusa di aver parlato di “personaggi pericolosi”. Si trattava di cronaca di un fenomeno social. Ma, evidentemente, a Facebook non piace che i giornali parlino di cose concrete.

Share this article