Un disegno di legge della California potrebbe permettere ai genitori di agire contro i social se i loro figli ne diventano dipendenti

I genitori potrebbero chiamare in causa le società proprietarie delle piattaforme social per ottenere risarcimenti fino a 25.000 dollari

24/05/2022 di Martina Maria Mancassola

California: genitori contro piattaforme social. Una proposta di legge in California potrebbe considerare le società di social media responsabili dei giovanissimi (minori di 18 anni) che diventano dipendenti dalle loro piattaforme. Il disegno di legge è stato approvato ieri dall’Assemblea statale. Questo, co-sponsorizzato e stilato dal membro dell’Assemblea statale Jordan Cunningham, permetterebbe ai genitori di citare in giudizio le piattaforme di social media per un massimo di 25.000 dollari per violazione a nome dei loro bambini. Nonostante la richiesta di Insider, Cunningham non ha dichiarato nulla in proposito.

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California: genitori contro social. Che cosa potrebbe cambiare per le piattaforme social con il nuovo disegno di legge

Il disegno di legge ha l’obiettivo di tutelare gli «utenti minori» – cioè i bambini di età inferiore ai 18 anni che utilizzano una piattaforma di social media – dal pericolo di diventare dipendenti dai social stessi. Insider nel 2018 ha riportato che non c’erano prove concrete che gli utenti diventassero dipendenti dai social. Nonostante questo, il disegno di legge, invece, sostiene che ci siano prove crescenti di dipendenza: «In particolare tra i bambini adolescenti». Il disegno di legge non è ancora definitivo e, anzi, dovrà superare molti altri passaggi prima che possa diventare legge in California. La fase successiva è il Senato dello Stato, dove, secondo AP, sarà soggetto a due settimane di audizioni e trattative. Che cosa afferma il disegno di legge? Che la dipendenza dai social è una preoccupazione, ossessione o difficoltà a limitare l’utilizzo di una piattaforma che determina o concorre a causare danni mentali, emotivi, dello sviluppo o fisici per l’utente. Se approvata, la legge si applicherebbe solo alle società di social media che registrano almeno 100 milioni di dollari di entrate lorde, come i grandi Instagram o Facebook di Meta o TikTok, e non si applicherebbe, invece, alle piattaforme in grado di offrire solo servizi di posta elettronica o di messaggistica. Gruppi di aziende hanno dichiarato ad AP che le piattaforme di social media probabilmente, a causa dell’ampiezza del rischio legale, interromperanno la gestione dei servizi per bambini in California.

Cunningham ha dichiarato ad AP che: «L’era della sperimentazione sociale senza restrizioni sui bambini è finita e noi proteggeremo i bambini». Ken Cooley, membro dell’Assemblea democratica, ha affermato che, in qualità di avvocato, solitamente non sostiene le leggi che stabiliscono ulteriori opportunità per le azioni legali, ma in questo caso è compito dei legislatori «cambiare le dinamiche di ciò che ci circonda, che circonda i nostri bambini», aggiungendo: «Dobbiamo fare qualcosa» e «Se non va bene, possiamo modificare mentre andiamo avanti». Il disegno di legge, però, non considererebbe responsabili le società di social media che avranno rimosso – entro il primo aprile – quelle funzionalità che vengono ritenute creatrici di dipendenza o se condurranno controlli regolari delle loro pratiche per individuare ed eventualmente rimuovere le funzionalità che possono causare dipendenza nei minori.

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