Per Adinolfi è come se i Ferragnez avessero firmato il piano Aktion T4 di Hitler

Adinolfi all'attacco di Chiara Ferragni e Fedez e contro la raccolta firme per l'eutanasia legale

23/07/2021 di Ilaria Roncone

Nelle ultime ore sia Chiara Ferragni che Fedez si sono espressi a favore della raccolta firme per l’eutanasia legale. In tutta Italia si stanno raccogliendo le firme in banchetti preposti e all’anagrafe (dove firmare per l’eutanasia legale a seconda di dove vi trovare lo vedete qui) e i Ferragnez si sono espressi a favore, facendo una serie di storie informative in merito alla questione. Fedez stesso giusto un paio di settimane fa, nella diretta con Zan, ha invitato Marco Cappato a parlare della questione e a sensibilizzare l’audience del rapper rispetto a una tematica della quale si parla da decenni e che è il momento di rendere realtà. Tutto questo, a quanto pare, al leader del Popolo della famiglia non è andato proprio giù e lo ha espresso – nel peggiore dei modi possibili – in un tweet Adinolfi contro Ferragnez.

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Il tweet Adinolfi contro Ferragnez che cita il piano Aktion T4 di Hitler


Mario Adinolfi paragona senza mezzi termini il diritto all’eutanasia legale alla barbarie del nazismo. Secondo quanto vuole far intendere con quel «riflettere» alla fine del tweet, le persone che poi chiederebbero l’eutanasia legale lo farebbero perché si sentono un peso, indotte e manipolate dallo stato Stato stesso. Uno Stato che, sempre secondo Adinolfi, non sarebbe diverso da quello nazista.

Poco importa che l’eutanasia legale miri al rispetto massimo della libertà e della volontà del singolo che, se malato terminale e in preda a sofferenze che le medicine non possono alleviare, deve poter decidere liberamente di porre fine alla propria esistenza. L’eutanasia legale è civiltà ma Adinolfi continua a fare ostruzionismo coinvolgendo anche Fedez e Ferragni per creare uno shitstorm contro i due influencer e contro la procedura.

Che cos’è il piano Aktion T4 di Hitler

Aktion T4 è il nome con il quale è più comunemente conosciuto il programma nazista di eutanasia. Esso prevedeva la soppressione sotto responsabilità medica, in Germania, di persone affette da malattie genetiche inguaribili e di portatori di handicap mentali. Nel caso di handicap fisici si procedeva solo per casi gravi. La vita di queste persone veniva connotata come “indegna di essere vissuta”.

Un programma, questo, attuato nell’ambito dell’«igiene razziale» e con il preciso scopo di ridurre i costi statali derivanti dalle cure e dal mantenimento di queste persone per investire più denaro nel riarmo delle forze tedesche. Una barbarie vera e propria senza andare oltre nella descrizione del piano – che portò, si stima, alla morte di circa 275.000 persone e comunque non meno di 200.000 mentre era in atto -.

Che cosa questo abbia a che vedere con l’eutanasia legale, che permetterebbe a ogni persona di scegliere se morire perché malata terminale o perché in preda a troppo dolore senza possibilità di guarigione, lo sa solo Adinolfi.

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