Trump shock sul voto: “Forse non sapremo mai i risultati”

Il presidente americano continua a ripetere che potrebbero volerci "giorni o mesi" per sapere chi ha vinto le elezioni del prossimo 3 novembre e ipotizza brogli

22/08/2020 di Redazione

“Ci vorranno giorni o mesi per sapere chi ha vinto, o forse non lo sapremo mai”. Così Trump sul voto del prossimo 3 novembre per la Casa Bianca davanti a un gruppo di sostenitori ad Arlington, in Virginia. Il presidente continua infatti a portare avanti il suo discorso su possibili brogli legati al voto per posta, una possibilità che negli Stati Uniti è prevista da decenni e che stavolta rischia di essere determinante per il risultato a causa della pandemia di Covid.

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Le ipotesi di Trump sul voto

Parlando alla platea presente ha più volte ripetuto che probabilmente il risultato delle prossime elezioni non sarà disponibile la sera stessa del voto. Una previsione, ha spiegato il presidente, legata al voto per posta e ai possibili brogli a questo legato. Dichiarazioni che non hanno un effettivo riscontro nella realtà ma che l’inquilino della Casa Bianca ha usato per intordurre il tema di un possibile scontro legale dopo il voto nel caso di un risultato diverso da quello sperato. “È una situazione disgraziata” ha detto Trump prima di ipotizzare ritardi e brogli che potrebbero influenzare il risultato delle elezioni. Brogli che renderebbero poco credibile il risultato delle elezioni e che fanno presagire una nuova coda legale al voto come nel 2000 quando fu la Corte suprema a dare la vittoria a George W. Bush contro Al Gore dopo una dura e lunga battaglia legale per la vittoria della Florida, stato decisivo e con i due contendenti staccati di poche centinaia di voti.

Trump sul voto e sull’accettazione del risultato

Le frasi di Trump sui risultati non sono però una novità visto che da settimane Trump, che nel frattempo sta cercando di rendere impossibile il voto via posta e minaccia di mandare l’esercito ai seggi per controllare chi vota, sta lanciando segnali su come si comporterà la sera del voto. E le frasi sui possibili brogli arrivano dopo che la portavoce della Casa Bianca aveva spiegato che il presidente deciderà se accettare un’eventuale sconfitta solo dopo il voto e dopo che lo stesso Trump ha già detto più volte che non fermerà al secondo mandato, ma ne vuole un terzo, al momento non previsto dalla Costituzione, “perché hanno spiato la mia campagna e quindi ce lo siamo guadagnato”.

 

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