Ex di Facebook spiegano perché Zuckerberg e Dorsey «hanno le mani sporche di sangue»
Chiudere l'account di Facebook e Twitter di Donald Trump adesso non ha più senso
07/01/2021 di Ilaria Roncone
Facebook e Twitter hanno chiuso il profilo di Donald Trump dopo i tweet e il video in cui, chiedendo ai suoi supporters di ritirarsi dal Campidoglio, ripeteva – per la centesima volta e senza avere prove in merito – che le elezioni gli sono state rubate. Entrambi i social hanno eliminato quel video e altri contenuti di Trump in merito alla serata di ieri, sospendendo i suoi account per via dei post pubblicati non solo nella giornata di ieri ma negli ultimi mesi. Post che preludevano quanto sarebbe accaduto.
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Facebook e Twitter chiudono il profilo di Donald Trump
Un provvedimento che, evidentemente, è stato preso troppo tardi. A che serve, dopo quanto accaduto ieri sera e dopo tutti i feriti e i morti, impedire al tycoon di comunicare e aizzare le masse? Sia Twitter che Facebook hanno condannato la condotta di Trump e il social di Dorsey ha anche specificato che, qualora Trump dovesse continuare con le sue violazioni, la sospensione dell’account sarà permanente. Twitter ha anche specificato che se Trump rimuoverà i contenuti incriminati il suo account verrà sbloccato.
«Hai le mani sporche di sangue»: accuse a Zuckerberg dagli ex di Facebook
You’ve got blood on your hands, @jack and Zuck. For four years you’ve rationalized this terror. Inciting violent treason is not a free speech exercise. If you work at those companies, it’s on you too. Shut it down.
— Chris Sacca 🇺🇸 (@sacca) January 6, 2021
Sia Jack Dorsey che Mark Zuckerberg sono stati pesantemente criticati da alcuni ex di Facebook per il tempismo errato della scelta: orami è troppo tardi. Il profilo di Donald Trump avrebbe dovuto essere bloccato prima. Chris Sacca ha scritto, menzionando Zuckerberg e Dorsey, che entrambi hanno le mani sporche di sangue.
There have been good arguments for private companies to not silence elected officials, but all those arguments are predicated on the protection of constitutional governance.
Twitter and Facebook have to cut him off. There are no legitimate equities left and labeling won’t do it. pic.twitter.com/Nji6A4sJum
— Alex Stamos (@alexstamos) January 6, 2021
Anche Alex Stamos, l’ex capo della sicurezza di Facebook, ha criticato la condotta dei social in questo ambito.