Trump boccia la protesta Nba: “Non li guarda più nessuno”

Il presidente difende la scelta di parlare all'evento del partito nonostante il Paese sia al centro di una serie di gravi emergenze e attacca la Nba

28/08/2020 di Redazione

Trump contro la Nba. Non è il titolo di un B movie degli anni ’70, ma il resoconto dell’ennesimo scontro tra il presidente degli Stati Uniti e una delle leghe sportive americane più famose e conosciute nel mondo. Uno scontro legato allo sciopero portato avanti dai giocatori della Nba con la decisione di rinviare le partite delle ultime due sere dei playoff per protesta contro i fatti di Kenosha e la violenza della polizia contro gli afromericani e le minoranze.

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Tump contro la Nba

“Non so nulla della protesta della Nba, ma a quel che so non li guarda più nessuno”. Così il presidente ha attaccato la Lega di basket più famosa del mondo accusandola di essere diventata “un’organizzazione politica” e sottolineando come, secondo lui, le prese di posizione della Nba non siano una cosa positiva “né per lo sport, né per il Paese”.

L’attacco di Trump contro la Nba è arrivato durante la sua visita alla Fema, l’agenzia federale che si occupa di gestire le emergenze, che pur essendo stata prevista per discutere dei danni causati in Louisiana dall’uragano Laura, si è presto trasformata in uno show del presidente che ha toccato vari argomenti tranne quello dell’emergenza causata da Laura. Unico particolare per cui si è parlato della visita è stata la presenza nella stanza, ingiustificata visto che non ha nessun ruolo nell’amministrazione, del terzogenito del presidente Eric.

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“Il Paese economicamente sta facendo davvero molto bene”. Così il presidente ha commentato la situazione del Paese, spiegando che gli Stati Uniti avrebbero creato un numero record di posti di lavoro nell’ultimo trimestre. Un’affermazione che contrasta abbastanza con la realtà, che vede il livello di disoccupazione nel Paese ancora intorno al 10%, ma che Trump ha fatto seguire da un commento sul Pil Usa che, secondo lui, potrebbe essere un fattore decisvo per la sua rielezione. Il presidente non evita però di sottolineare come le misure anti Covid prese da Stati come Nord Carolina, Pennsylvania e Michigan, secondo lui inutili, stia danneggiando quelle zone accusando i governatori di essere “pazzi” e di agire per “motivazioni politiche”.

 

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