Giuseppe Conte, gli appunti dalla Gruber e gli insistenti colpi di tosse

Il presidente del Consiglio a Otto e Mezzo

23/11/2020 di Gianmichele Laino

Oltre a guardare insistentemente gli appunti, Giuseppe Conte fa anche un paio di brutti colpi di tosse in studio da Lilli Gruber, nel corso della puntata di Otto e Mezzo del 23 novembre. Il presidente del Consiglio va a tutto campo, risponde alle critiche di Alessandro Sallusti, parla della gestione passata dell’emergenza coronavirus e di quello che ancora andrà fatto nei prossimi giorni, in occasione delle festività natalizie. Poi arriva a parlare della situazione economica italiana e della possibile ripresa del PIL, fino a toccare il tema di un possibile sostegno di Forza Italia.

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Tosse Giuseppe Conte, mentre guarda appunti da Lilli Gruber

Giuseppe Conte è tornato da Lilli Gruber dopo l’ultima volta, nel mese di gennaio. Allora, il presidente del Consiglio aveva detto che la pandemia di coronavirus che stava emergendo nel continente asiatico era completamente sotto controllo. Poi, c’è stata l’emergenza, il lockdown e tutto il resto. Dopo quasi 11 mesi, Conte è tornato a tirare le fila.

I contenuti delle sue parole sono noti e non sono nuovi: prudenza per Natale, ottimismo per l’economia, volontà di collaborare in parlamento anche con Forza Italia. Ma tutto questo è stato fatto con un certo clima di insicurezza di fondo: Giuseppe Conte indugia un po’ troppo sugli appunti e non per citare dati precisi, ma per affrontare tematiche generali e per mantenere il filo del discorso.

Tosse Giuseppe Conte, soprattutto nella seconda parte

Qualcuno, poi, ha notato che il presidente del Consiglio abbia fatto qualche colpo di tosse di troppo e, nel microfono, si è sentito anche il suo naso chiuso. Sintomi che, in questo periodo, sono sempre preoccupanti. Soprattutto nell’ultima parte della trasmissione, la voce di Giuseppe Conte è diventata particolarmente roca e ha fatto ricorso anche al bicchiere d’acqua posto sul tavolo dalla produzione di Otto e Mezzo.

Giuseppe Conte ha senz’altro fatto analisi e tamponi, fondamentali per il ruolo che ricopre. Ma la tosse, il raffreddore e quell’irrefrenabile voglia di dare un’occhiata ai suoi appunti hanno mostrato un presidente del Consiglio non troppo in forma. O meglio non in forma televisiva.

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