Tommaso Basili in Rise of Empires: “Sono Costantino quasi per caso, sarebbe un sogno fare Stranger Things” | Intervista

Netflix ha calato un altro asso tra le sue serie originali e una delle sorprese è Tommaso Basili in Rise of Empires, dato che è l’unico attore italiano in un cast internazionale. Classe 1980, nello show originale sull’impero ottomano interpreta Costantino, uno degli imperatori più importanti della storia. Dopo aver raccontato Marco Polo dunque Netflix torna con un’altra serie originale storica importante che si preannuncia come una delle più belle novità nella stagione.

C’è chi pensa che per questo ruolo Tommaso Basili abbia preparato per mesi il provino, ma in realtà nella nostra intervista esclusiva ci ha svelato che non è stato proprio così. Nella nostra chiacchierata oltre che sul suo lavoro in Rise of Empires l’attore ci ha anche raccontato qualcosa di lui, delle sue passioni e dei sogni per i ruoli futuri, oltre che una curiosità dato che la sua compagna è una grande fan di Game of Thrones in cui era uno dei protagonisti il collega di set nella serie Netflix, Charles Dance. Scopriamo insieme qualcosa di più su questo attore che dopo “La Strada di Casa” e “L’Isola di Pietro” è finalmente arrivato alla prima grande prova internazionale.

Tommaso Basili in Rise of Empires
Tommaso Basili in Rise of Empires

Tommaso Basili, com’è arrivata la possibilità dopo fiction italiane come “La Strada di Casa” e “L’Isola di Pietro” per una serie internazionale originale Netflix quale “Rise of Empires”? Sei l’imperatore Costantino.

Rise of Empires è nato da una semplice mail che però mi ero quasi perso! Mi resi subito conto dell’importanza del progetto e per fortuna feci in tempo a fare il primo provino a Milano. Rise of Empires è nato dall’esigenza che il regista (Emre Sahin ndr) aveva di raccontare quest’incredibile storia, essendo lui Americano ma di origine Turca. E devo dire che avendo approfondito questo periodo storico e soprattutto gli eventi che hanno portato alla conquista di Costantinopoli capisco quanto sia importante raccontare quel momento storico che segnò, per molti, l’inizio dell’era moderna. È una storia incredibile”

Questa per te non è stata solo una sfida recitativa, ma anche linguistica dato che Rise of Empires è girato in inglese e tu sei l’unico italiano nel cast. Come hai affrontato questa prova?

Recitare in una lingua che non è la propria non è mai semplice. L’Inglese per fortuna è una lingua che conosco da sempre, avendo frequentato in parte scuole americane. Inoltre c’è stata data abbastanza libertà dal regista di mantenere il nostro accento di origine senza per forza adottare una accento Americano Standard o British, che, per quanto conosca bene, sarebbe stato difficile ottenere al 100% in breve tempo”.

Una nostra curiosità: uno degli attori più noti in Rise of Empires è Charles Dance, com’è stato lavorare sullo stesso set? Lui è noto al grande pubblico per Game of Thrones, avevi avuto modo di apprezzarlo nella serie?

Probabilmente pagherò per questa risposta: non ho mai visto Game of Thrones! Non per arroganza, ma perché essendomi perso la serie sin dall’inizio, ho sempre posticipato e ora mi trovo con parecchie stagioni da guardare. La mia compagna, anche lei attrice, non riesce a contemplare questa cosa, rischio di tornare single se non la vedrò tutta in tempi brevi! Charles Dance lo conoscevo. La sua voce è iconica, niente di meglio per narrare la storia”

Tommaso Basili in Rise of Empires anche per la seconda stagione “Qualcosa mi dice si farà”

Tommaso Basili in Rise of Empires
Tommaso Basili in Rise of Empires

In Rise of Empires interpreti un personaggio storico come Costantino, qual è stato l’approccio e il lavoro di ricerca sulle fonti? Ti ha sorpreso rispetto a quanto ricordavi sui libri di scuola?

Sui libri di storia non si trovano molte fonti sulla persona di Costantino. Si sa cosa abbia fatto, gli avvenimenti storici, ma poco viene detto di come fosse personalmente. Come spesso accade, certe figure, nei secoli e a seconda dei paesi, vengono mitizzate lasciando pochi indizi sulla personalità vera e propria. Come attore, prima di tutto, mi interessava molto interpretare un personaggio di potere , un uomo di grande responsabilità, trovando ancora più interessante raccontare un imperatore non in ascesa ma nel suo onorabile tracollo. Lo sentivo come un uomo leale e fedele ai suoi ideali e alla sua gente, ma un uomo molto solo. Non so se questo abbia fatto giustizia al ruolo, ma come attore mi sono ancorato a questi aspetti oltre che hai fatti storici”.

Interpretare un personaggio storico realmente esistito permette ad un attore di immergersi in un’altra epoca, se potessi scegliere in quale altra vorresti viaggiare? C’è un altro personaggio che ti piacerebbe portare sullo schermo?

Adoro la storia, e amo i film storici soprattutto se ambientati nel mondo Mediterraneo. Ho una venerazione per questo mare e per i popoli che lo circondano. Qualsiasi personaggio che sia vissuto in un’epoca remota, magari in Etruria, o in Siria, Israele. Potrebbe anche essere un uomo qualsiasi, ma in un mondo lontano, diverso, spietato anche. Se parliamo di Roma, sarei ispirato nell’approfondire la vita di un legionario, o di Commodo, che uccise suo padre un’atrocità impensabile per me, per questo attraente”

Sembra che questo ruolo ti abbia davvero appassionato, ci sarà anche una seconda stagione?

Qualcosa mi dice che ci sarà. Ma è solo un intuizione”

Parlando di serie tv più in generale, ti piacciono e quali segui? Qual è quella a cui vorresti partecipare?

Domanda difficile perché c’è ne sono tante, che mi piacciono e tante che vorrei ancora vedere. Mi è piaciuta molto la serie su Versace, The Young Pope, The Spy con un Sasha Baron Cohen strepitoso, Suburra, The Crown e da buon figlio degli anni 80 Stranger Things e ovviamente Breaking Bad, che sarà pure datata ma è sempre strepitosa. Il mio sogno sarebbe Suburra e Stranger Things, senza dubbio”.

 

Tommaso Basili in Rise of Empires, ma anche in tante fiction Rai

Tommaso Basili in Rise of Empires
Tommaso Basili in Rise of Empires, ma prossimamente anche in tante fiction Rai

Sei un attore molto versatile tanto che prossimamente da Netflix passerai a Rai 1 con ben tre progetti: “Il Paradiso delle signore”, “Don Matteo” e “Medical Report”. Ci puoi anticipare qualcosa? Com’è per un attore variare così tanto il proprio registro?

Bella domanda: sono molto felice e grato di avere avuto la possibilità di spaziare così tanto ed in poco tempo. È una grande lezione per me, forse per molti attori è un aspetto ovvio, ma attraverso queste esperienze tanto diverse ho realmente capito che non è abbastanza “saper recitare”, che questo non è un valore assoluto, ma un qualcosa che deve essere declinabile alla tipologia di prodotto in cui si recita e che questo spesso impone uno stile che sta agli antipodi del lavoro precedente. Non mi riferisco al fatto di interpretare storie diverse e personaggi diversi, ma come questi vengono raccontati, imponendoti degli stili che per un altro progetto sarebbero risultati finti e poco efficaci. Mi ha un po’ disorientato all’inizio, ma una scuola che non ha prezzo”.

Prossimamente ti piacerebbe continuare la tua carriera internazionale all’estero oppure in Italia?

Punto a lavorare e basta. È già un gran traguardo”

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