Maria De Filippi racconta C’è posta per te: “Nessuno come noi perché nazional popolari, ma stimo Angela”

Maria De Filippi si racconta, o meglio racconta i segreti di un successo lungo vent’anni come C’è posta per te. Il programma più visto d’Italia, se si esclude il Festival di Sanremo. In una lunga chiacchierata con il Corriere della Sera, Maria De Filippi ha toccato molti punti partendo proprio dagli ascolti straordinari del suo programma di riferimento, che grazie ai grandi ospiti internazionali come Johnny Depp anche nelle prime due puntate ha confermato oltre il 30% di share:


“Il primo dato fu il 19%, ancora lo ricordo. Poi il 21. Piano piano è sempre cresciuto e oggi Pier Silvio, se potesse, lo farebbe andare in onda tutto l’anno. Io sono contenta, anche se il numero è impressionante sopratutto rispetto a quelli che ci sono in giro ultimamente in televisione: non capita spesso di vedere dati con il 3 davanti”

Noi oseremmo dire che non capita mai, dato che a parte Sanremo soltanto Il Commissario Montalbano fa registrare questi numeri e stiamo parlando di una fiction non di un programma tv. C’è posta per te è riuscito ad entrare nel cuore degli italiani, ma non è neppure un programma in diretta dato che le registrazioni sono dello scorso settembre. Il suo essere un programma tv con un linguaggio semplice ha permesso a Maria De Filippi di entrare nelle case di tutti gli italiani, dai ragazzi più giovani che rinunciano all’uscita del sabato sera fino agli anziani che la considerano una piacevole compagnia:

“C’è posta per te parla di sentimenti che riguardano ogni generazione. La sensazione, e la fonte di preoccupazione, è che i giovani la tv non la guardino proprio più. La differenza rispetto agli altri programmi tv sta forse nel fatto che qui non partiamo a monte, ma a valle. Io non propongo un contenuto, ma lavoro su quanto mi viene proposto dalle persone. Mi oriento in base a quello che mi scrivono, a quello che mi dicono e a come fanno. Tutto è diverso, anche il linguaggio. Se consideri quello che i giovani ti chiedono, secondo me li riesci a intercettare: cerco di stare dietro a loro. Il ragionamento che faccio è trovare sempre un terreno in cui anche un ragazzo di 15 anni e un signore  di 70 anni possano incontrarsi”.

Maria De Filippi con C’è posta per te è arrivata a creare un’empatia tale tra le storie raccontate ed il pubblico che tanti vorrebbero sapere cosa accade successivamente alla messa in onda, un po’ come per Temptation Island, ma su questo aspetto la regina della tv è sempre stata irremovibile:

“Il dopo è seguito dalla redazione, ma non trovo giusto raccontarlo in televisione. Non mi piace. Il senso del programma è un altro e il lavoro non è semplice: non so se si nota, ma è curato in ogni dettaglio e richiede tanto, tanto impegno”.

Maria De Filippi e la stima per il “collega” divulgatore

Alberto Angela
La sfida del sabato sera vede Maria De Filippi e il suo C’è posta per te sfidarsi con Alberto Angela e le sue Meraviglie anche quest’anno. Il prodotto di Rai 1 è unico, esattamente come C’è posta per te, ed ha contribuito a risvegliare la cultura del nostro paese portando di nuovo lustro al servizio pubblico. Anche la donna più potente di Mediaset ha dovuto ammettere come il 18% di share per un programma di divulgazione scientifica sia un risultato straordinario e di come ammiri Alberto Angela:

“Lui è un grande divulgatore. Per me è bravissimo, come era bravo Baricco: spiegava i libri in camicia azzurra, con le maniche arrotolate e io stavo a seguire tutto quello che diceva fissando rapita la tv. Angela ha un modo che non è impositivo nella divulgazione. Non ti dice: io sono acculturato e tu ignorante quindi seguimi. Non è mai presuntuoso, non è mai il conduttore invadente o invasivo, la sua non è mai una predica e per questo la gente lo segue. Angela lo sento simile a me in un certo senso, ma poi fa tutt’altro genere. Il mio programma è nazional-popolare, l’accesso è più facile ed immediato per tutti. Angela lo devi voler seguire, devi interessarti. Io sono più accessibile perché parlo di cose in cui tutti possono riconoscersi, sono cose che il pubblico già conosce. Lui ti deve intrigare, però poi quando lo vedi non ti stacchi perché ti accompagna”.

Maria De Filippi su Sanremo: “Amadeus non ha pregiudizi”

Amadeus
Maria De Filippi difende Amadues

Maria De Filippi ha condotto un Sanremo dei record con l’amico e collega Carlo Conti, per cui non poteva non dire la sua su Amadeus travolto dalle polemiche per le presunte frasi sessiste rivolte a Francesca Sofia Novello:

“Fa impressione ultimamente considerare quanto bisogna stare attenti quando si parla per non essere fraintesi. Io non penso che Amadeus sia sessista o maschilista. Credo che abbia inteso Sanremo come una grande festa della musica e abbia mischiato molte carte: penso che il suo scegliere delle giornaliste del tg e anche delle bellissime ragazze miri ad accontentare tutto il pubblico. Credo che lui abbia sbagliato ad usare dei termini, ma se invita una giornalista del tg a Sanremo, mi sembra chiaro non abbia nessun pregiudizio verso il genere”.

La vicenda Junior Cally ricorda molto caso di  Skioffi, allievo dell’edizione di quest’anno di Amici, entrato nella scuola solo con riserva proprio a causa di testi molto forti come quelli contestati al Big in gara a Sanremo. Maria De Filippi però gli ha dato la possibilità di spiegarsi:

“Ho fatto in modo che lui spiegasse le frasi che aveva cantato in precedenza. Le spiegazioni non erano molto diverse da quelle di Cally, lui diceva anche di essersi ispirato ad alcune scene di film. Alla fine è rimasto nella scuola: io credo che la componente artistica conti”.

Non ci resta che attendere dunque questa sera per scoprire se Maria De Filippi con C’è posta per te fare toccare ancora dei record di ascolti.

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