Ci interessa qualcosa della «mamma dietro i trionfi della Red Bull di Verstappen»?

Il titolo de La Gazzetta dello Sport sposta l'attenzione rispetto al grande successo di Hannah Schmitz come stratega di Red Bull che ha portato al successo di Verstappen

05/08/2022 di Ilaria Roncone

«Genio Schmitz: chi è la mamma dietro i trionfi della Red Bull di Verstappen»: questo il titolo che, un paio di giorni fa, La Gazzetta dello Sport ha deciso di dedicare a Hannah Schmitz. Chi è questa donna? Raccontiamolo attraverso il successo che ha contribuito a portare in casa Red Bull guidando Max Verstappen verso il successo. Durante il GP d’Ungheria, infatti, Verstappen ha regalato uno spettacolo incredibile grazie alla rimonta frutto – come lui stesso ha raccontato – della freddezza e della capacità di fare strategia sotto estrema pressione di colei che, ormai dal 2012, definisce le strategie dei piloti della scuderia austriaca. Già solo considerata questa introduzione il titolo su Hannah Schmitz mamma si commenta da sé.


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Chi è Hanna Schmitz

37 anni, laureata all’università di Cambridge in Ingegneria Meccanica, lavora nella scuderia Red Bull dal 2009 e – facendo carriera – è arrivata a ricoprire la posizione di rilievo che sta esaltando le sue qualità. Su quello che è riuscita a costruirsi è stata chiara: «Come stratega, devi dire a molte persone cosa fare e loro devono ascoltarti, andando a costruire quella fiducia necessaria – ha affermato -. Penso che come donna sfortunatamente sia stato più difficile, ma ora ho quel rispetto e spero che altre giovani donne che vogliono entrare in questo sport vedranno che è possibile farlo, vedremo più diversità».

Un campo tutto al maschile in cui è stato difficile farsi strada e in cui, se esistono giornali che titolano come La Gazzetta dello Sport, è ancora difficile – come in tanti altri, del resto – essere vista come professionista al di là di quella vita privata che, per un uomo, non sarebbe mai chiamata in causa per fare un titolo. Vediamo chi è Hannah Schmitz anche attraverso le parole di chi lavora con lei. Max Verstappen stesso ha rivelato come sia stata lei a decretare il successo del GP d’Ungheria cambiando la strategia in corso d’opera esattamente com’era necessario che fosse: «Dopo i primi giri la nostra strategia iniziale era da buttare! Quindi, abbiamo dovuto cambiarla e crearne una nuova in corsa. Ma non credo sia stato molto difficile per loro: sono molto flessibili e sanno cosa stanno facendo», ha detto il pilota, menzionando poi direttamente la Schmitz: «Oggi, penso che Hannah, la nostra stratega, sia stata disumanamente calma».

Anche il team principal Christian Horner ha esaltato le qualità gestionali dell’ingegnera nei momenti di massima tensione delle gare: «Sotto pressione è fantastica. I pit-stop sono stati dinamite pura ed è veramente una gioia veder lavorare la squadra».

Titolo su Hanna Schmitz mamma, ci interessa qualcosa?

Al netto di una narrazione che molti giornali hanno fatto correttamente, questo titolo spicca per insensatezza. Che interesse dovremmo avere, volendo conoscere la storia dietro il successo di questa donna, nel sapere che dietro l’ingegnera c’è una madre? Ecco l’ennesimo tentativo – ma per fortuna stanno diventando sempre meno – di ricordare alle donne che non importa cosa riescano a fare, ingegnere o astronaute, capi politici o imprenditrici di altissimo livello, la loro funzione principale (per qualcuno) sarà sempre quella legata all’essere madri e al loro ruolo di madri.

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