Il collegio sindacale di Tim: «Informazioni non adeguate sul progetto Dazn»

Stando al collegio che deve monitorare sull'operato del consiglio di amministrazione ci sarebbero dei punti poco chiari nell'accordo con Dazn

18/03/2022 di Redazione

Il collegio sindacale di Tim è un organo che, all’interno dell’azienda, è chiamato a monitorare l’operato del consiglio d’amministrazione. Recentemente, il consiglio d’amministrazione ha subito un cambiamento importante all’interno della società, con l’avvicendamento tra gli ad Luigi Gubitosi e Pietro Labriola. Secondo il collegio dei sindaci, che ha esaminato l’operato nell’ultimo periodo, ci sarebbero dei difetti di comunicazione per quanto riguarda i vertici aziendali sull’accordo che ha visto Tim entrare in partnership con Dazn per l’acquisizione dei diritti di trasmissione esclusiva delle partite di Serie A per il triennio che è iniziato con quest’ultima stagione calcistica.

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Tim e Dazn, la lente d’ingrandimento del collegio sindacale

Quello che è emerso dall’indagine interna sembra essere un difetto di comunicazione e di informazioni. La formula utilizzata per spiegare quanto accaduto è stata l’individuazione della «non adeguatezza dei flussi informativi verso gli organi decisori e una conseguente anomalia nei processi decisionali in sede di approvazione del progetto». Visto che, stando al collegio sindacale, per alcuni fattori che sono sopraggiunti e che hanno compromesso quelli che erano i piani di investimento originari, difficilmente si raggiungerà il pareggio e si copriranno i costi con i ricavi, viene monitorato l’accantonamento straordinario di 548 milioni, previsto proprio per coprire eventuali problemi legati alle premesse non rispettate dell’affare sui diritti televisivi della Serie A.

Occorrerà capire, adesso, come la società intenderà procedere nei prossimi giorni e non sarebbe da escludere una sorta di confronto tra le due governance: quella che si è insediata da poco e quella che ha appena passato la mano. Tuttavia, su quest’ultima ci sarebbero delle tutele legali in piedi che eviterebbero qualsiasi rivalsa, a meno che non sia accertata una situazione di dolo esplicito. C’è da dire, in ogni caso, che l’accordo tra Tim e Dazn che – di fatto – ha permesso a Dazn di poter trasmettere in esclusiva la Serie A di calcio è sempre stato oggetto di discussioni interne: in passato, Tim aveva addirittura ipotizzato di richiedere uno sconto sull’investimento realizzato. E gli stessi piani tariffari per la prossima stagione (compreso il meccanismo della concurrency) saranno rivisti anche in seguito al quadro di prospettiva che attualmente incide, come una spada di Damocle, sull’investimento.

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