Nonostante il divieto del Garante TikTok funziona per chi non ha verificato l’età

TikTok continua a funzionare ma il Garante attende la risposta al provvedimento entro metà settimana massimo

24/01/2021 di Ilaria Roncone

Nonostante le disposizioni del Garante TikTok continua a funzionare anche per chi non ha verificato la propria età. Sono passate 24 ore dalla notifica di provvedimento urgente per l’applicazione da parte dell’Autorità ma TikTok va come se nulla fosse anche per tutti quei minorenni che – in Italia – hanno dichiarato di avere più di 13 anni (l’età minima per iscriversi al social della ByteDance). Dopo il caso della bimba di Palermo – rispetto al quale, per dovere di cronaca, bisogna specificare che il coinvolgimento dell’app cinese non è ancora stato accertato – si cerca di prendere provvedimenti in merito al fatto che chiunque può iscriversi senza verificare l’età.

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Garante TikTok, in Italia mentono 7 under-14 su 10

Un dato allarmante e che – vista la mancanza di opportune verifiche – può fornire una misura della quantità di under 13 che si fingono più grandi per iscriversi al social. Su TikTok tutto continua a funzionare come sempre nonostante la notifica del Garante – “limitazione provvisoria del trattamento, vietando l’ulteriore trattamento dei dati degli utenti che si trovano sul territorio italiano per i quali non vi sia assoluta certezza dell’età e, conseguentemente, del rispetto delle disposizioni collegate al requisito anagrafico” -. Una volta che TikTok avrà deciso di intervenire tutti gli iscritti in Italia non potranno più utilizzare l’applicazione – caricare contenuti, visualizzarli, commentare o interagire in alcun modo – senza verificare l’età fino al 15 febbraio.

L’app sta decidendo come procedere

Finora dall’applicazione cinese non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale ma, secondo quanto risulta al Garante, ci si sta muovendo per capire cosa fare. «Non è che ci aspettassimo una risposta immediata», ha chiarito un membro del Collegio del Garante Guido Scorza. «Non ci sono precedenti», ha sottolineato, «diciamo che considerate le difficoltà tecniche è ragionevole che non ci sia stata una reazione immediata, ma se a metà della prossima settimana saremo ancora davanti a una silenziosa inattività o all’assenza di una notifica dovremo prenderne atto». Rimanendo in attesa della risposta di TikTok la sola cosa sicura è che le conclusioni dell’indagine sulla bambina di Palermo saranno fondamentali qualora il coinvolgimento dell’app venisse accertato.

(Immagine copertina da Pixabay)

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