The Wire si è scusato con i suoi lettori per aver accusato Meta in una serie di articoli

The Wire aveva pubblicato anche alcuni documenti a sostegno della sua tesi, tutti ritenuti falsi da Meta, e aveva poi dichiarato di aver rimosso dal sito gli articoli su Meta al fine di verificare meglio le proprie fonti e i documenti pubblicati

28/10/2022 di Giordana Battisti

The Wire è una testata giornalistica indiana che aveva pubblicato alcuni articoli in cui accusava Meta di aver rimosso da Instagram un post su indicazione di Amit Malviya, il capo del dipartimento di tecnologia dell’informazione del partito politico indiano Bharatiya Janata Party. The Wire aveva pubblicato anche alcuni documenti a sostegno della sua tesi, tutti ritenuti falsi da Meta, e aveva poi dichiarato di aver rimosso dal sito gli articoli su Meta al fine di verificare meglio le proprie fonti e i documenti pubblicati.

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Le scuse e la promessa di The Wire

In un editoriale pubblicato oggi, intitolato Ai nostri lettori, una scusa e una promessa, The Wire ricorda di aver ritirato gli articoli su Meta dopo aver condotto una prima revisione interna del materiale tecnico utilizzato, quindi dei documenti pubblicati e dichiarati falsi da Meta, anche con l’aiuto di esperti esterni. The Wire sta tuttora conducendo una revisione dei processi editoriali interni che hanno portato alla pubblicazione degli articoli. Nonostante questo processo di revisione sia ancora in corso, The Wire ha già affermato che avrebbe dovuto sottoporre quegli articoli, soprattutto i documenti forniti come prova, a dei controlli incrociati da parte di esperti indipendenti. «Se l’avessimo fatto prima della pubblicazione, questo avrebbe assicurato che l’inganno a cui siamo stati sottoposti da un membro della nostra squadra investigativa su Meta fosse individuato in tempo», ha scritto The Wire. «La Redazione si assume la responsabilità morale dell’omissione e si impegna a garantire che in futuro tutte le prove tecniche siano verificate da esperti indipendenti prima della pubblicazione», ha scritto The Wire.

The Wire ha ammesso di essersi affrettata a pubblicare una storia che riteneva affidabile senza prima sottoporre le prove associate a un controllo più serio e definisce questa scelta «un fallimento di cui non possiamo permettere la ripetizione». The Wire ha infatti  promesso ai propri lettori che un evento simile non si ripeterà.

The Wire ha anche precisato che la persona responsabile della pubblicazione di questi articoli non è più associata in alcun modo al giornale.

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